domenica 7 giugno 2015

Non c'è posto. Nemmeno a casa loro.

L'emergenza è seria e concreta se anche Pierfrancesco Majorino, assessore al Welfare al Comune di Milano, lancia l'allarme per la capienza ormai sopra al limite delle strutture riservate all'accoglienza dei profughi. Poi ci sono personaggi come Maroni che ne approfittano per specularci sopra e lanciare provocazioni, e magari farebbero meglio a stare zitti se fosse vero che invece per amici e quant'altro di posti (intesi come poltrone) si riesce a trovarne. Ma comunque, l'ipocrisia è piuttosto generalizzata a livello di UE, visto che una delle cause dell'esodo dall'Africa è la land-grabbing: l'acquisizione di grandi estensioni di territori in Africa, per produrre materie prime da destinare al settore dei biocarburanti. Una politica dell'Europa in cui è coinvolta anche l'Italia, che ha come conseguenze la sottrazione di terreni agricoli e di allevamento per le popolazioni locali, che sono così costrette a migrare. E come si vede, alla fine le nostre azioni ci si ritorcono contro.

P.S.: sempre a proposito di Maroni, quando era ministro dell'Interno (neanche tanti anni fa) sull'accoglienza e la distribuzione degli immigrati nelle regioni la pensava così.