martedì 5 maggio 2015

Consiglio comunale di Vedano Olona: una mozione priva di autonomia

In Consiglio Comunale a Vedano è arrivata la discussione sul referendum consultivo per l'autonomia della Lombardia, votato di recente in Regione. A presentare la mozione il gruppo di opposizione "Per Vedano". Una scelta davvero poco opportuna, per diverse motivazioni:
- la prima è la totale mancanza di utilità nel portare in un Consiglio Comunale la discussione su questo tema: il Consiglio regionale lo ha già votato, per cui, se e quando sarà ufficializzato, l'Amministrazione Comunale osserverà comunque tutte le procedure per informare e agevolare i cittadini, senza bisogno di richiedere "un impegno a sindaco e giunta";
- il secondo motivo è la politicizzazione di questa mozione, a firma Lega, che sta infatti presentando lo stesso documento (copioincollato come in questo caso) in tanti consigli comunali e provinciali al solo scopo di apporre una bandierina ideologica. E sinceramente, lascia perplessi che una lista che dice di essere civica si sia prestata a questo gioco;
- nel merito, poi, il referendum in questione è un bluff che per di più verrebbe a costare 30 Mln di Euro dei cittadini lombardi: un vero e proprio spreco. Il referendum di fatto sarebbe solo consultivo, una modalità che la Costituzione non prevede, con tempi lunghi ed efficacia zero. E a ribadire questo concetto, la Lega stessa in Consiglio Provinciale e perfino il segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini, che ha definito una buffonata il referendum anti-euro proposto da Grillo proprio perché solo consultivo: quindi, lo stesso criterio vale per il referendum proposto da Maroni;
- infine, sull'autonomia a statuto speciale, la Lega, quando aveva ministri al governo centrale (ai tempi del lancio del famoso "federalismo fiscale"), era nettamente contraria (se non ostile): da qui si comprende benissimo come la richiesta che parte dalla Lombardia sia solo una messinscena propagandistica.
La mozione è stata giustamente respinta, visto che, oltre che fuori luogo e strumentale, appariva totalmente inutile: come il referendum. Le Regioni e gli enti locali hanno senz'altro diritto a gestire con maggiore autonomia le risorse prodotte sul territorio, ma l'iter da intraprendere è un altro: la via Costituzionale. E con il passaggio ad un Senato federale (composto da consiglieri regionali e sindaci) è ottimistico ipotizzare che si andrà verso un riordinamento delle autonomie regionali.
Nell'ordine del giorno del Consiglio Comunale c'era comunque un punto davvero importante: il primo bilancio consuntivo della giunta Citterio. E ci pare che i nuovi amministratori se la siano cavata piuttosto bene, nonostante le difficoltà di una gestione presa in corsa, un disavanzo di circa 600mila euro e un incremento del patto di stabilità di 200mila euro lasciati in eredità dalla precedente amministrazione. Un applauso e avanti così.