sabato 9 maggio 2015

Lavoro in cambio di soggiorno

In Australia se il migrante è disposto a svolgere per tre mesi alcune mansioni come l'agricoltore o l'allevatore, prestando la propria opera gratuitamente, solo in cambio di vitto e alloggio, ha diritto a un regolare permesso di soggiorno che gli permette la permanenza di un anno, il tempo utile per imparare la lingua e trovarsi un lavoro. Qualcuno lo definisce sfruttamento, ma tutto avviene legalmente e sotto controllo, a differenza di quanto capita qui in Italia dove gli immigrati spesso sono sfruttati illegalmente e senza avere alcuna garanzia. Una soluzione che si potrebbe provare anche in Europa (e non è tanto lontana da quanto suggerisce Alfano) e magari integrarla con proposte come quest'altra.