sabato 18 aprile 2015

La sanità infetta dalla mafia

«La Lombardia, a oggi, è la regione del nord in cui si rilevano i principali casi di penetrazione mafiosa in ambito sanitario. E la ‘ndrangheta ancora una volta ricopre una posizione apicale tra le differenti organizzazioni, rivestendo il ruolo di protagonista nei più eclatanti episodi di infiltrazione sinora verificatisi nel Settentrione»: è quanto emerge dalla relazione della Commissione parlamentare antimafia. Tutto questo mentre in Regione la maggioranza, per interessi personali, non riesce a trovare un accordo per la riforma sanitaria, bloccata ormai da anni. E comunque, il problema sono i rom e i profughi. Salvo poi trovarsi la 'ndrangheta in casa che ti ricicla i soldi.