sabato 11 ottobre 2014

Una Provincia da cambiare

Domani si vota per le Provinciali di Varese. Sembra un paradosso, visto che era stata annunciata l'abolizione delle Province. E in effetti il decreto Delrio, che regolamenta il nuovo ente, ha suscitato diverse polemiche. Oltre al fatto che continueranno ad esistere gli enti Province (seppure con funzioni e sistema di partecipazione nettamente diversi), fa discutere anche il fatto che il voto sia riservato agli amministratori (sindaci, assessori e consiglieri dei Comuni della Provincia) e ne vengano esclusi i cittadini. Tanto che c'è chi contesta (da destra e da sinistra) parlando di "farsa". Per non parlare di alcune situazioni piuttosto contraddittorie venutesi a creare con la presentazione delle liste.
Al di là di questo, occorre dire comunque che la nostra Provincia, fin quando esisterà come ente, ha bisogno di un vero e proprio cambiamento: anni di pessima amministrazione leghista e di centrodestra hanno negato qualsiasi innovazione e hanno portato ad una precaria situazione delle scuole, all'assenza di una reale tutela dell'ambiente e della gestione delle acque, ad un'incredibile leggerezza con cui è stata affrontata la questione della viabilità nella nostra provincia, facendo scadere il nostro territorio, che merita invece di essere qualificato e ritrovare la giusta considerazione di terra ricca di eccellenze e opportunità, con investimenti che vadano ad accrescere il benessere dei cittadini e delle imprese, e non a disperdersi nei grovigli di una rete clientelare come è avvenuto in questi anni.
Votando Gunnar Vincenzi Presidente si può davvero chiudere una pagina oscura lunga vent'anni e scriverne un'altra importante e decisiva per il futuro e la storia della nostra Provincia, dando il via ad un processo di ammodernamento delle strutture amministrative e della governance del nostro territorio, a valorizzare il patrimonio culturale e dell'ambiente, la ricerca e l'innovazione, la trasparenza nell'azione amministrativa, l'edilizia scolastica. I protagonisti saranno i sindaci e gli amministratori, e le decisioni saranno prese tutti insieme alla luce del sole (e non da pochi nel chiuso del Palazzo) per affrontare quotidianamente i problemi della propria gente.
E dunque, tutti insieme al voto per Gunnar Vincenzi Presidente: per vincere e cambiare.