martedì 28 ottobre 2014

La fissa del posto fisso

Non c'è più il posto fisso: lo ha dichiarato Matteo Renzi, che forse per rafforzare il concetto ha anche annunciato di non andare oltre i 2 mandati ed arrivare a guidare il governo al massimo fino al 2023. Così siamo passati da chi definiva il posto fisso una noia a chi lo vede come un'utopia ormai legata al passato. C'è da dire comunque che in Italia il posto fisso non c'è da un pezzo (e il continuo aumento della disoccupazione giovanile lo sta a dimostrare), a causa anche dei trasferimenti di grandi gruppi industriali all'estero e ad una sempre crescente flessibilità, che purtroppo si traduce in precarietà ed estrema svalutazione del lavoro. Dubitiamo che il Jobs Act possa riportare il posto fisso (e sarebbe questa la vera sfida!), però questa riforma deve perlomeno garantire ai lavoratori delle maggiori tutele (sia dal punto di vista dei diritti e dei compensi che da quello degli ammortizzatori sociali), la possibilità di rimanere aggiornati e un aumento delle aree di professionalità. Altrimenti di questo passo rimarrà un sogno perfino il precariato.