domenica 22 giugno 2014

L'iniquità dell'equo compenso

Firmato in questi giorni il decreto che, per i prossimi tre anni, aggiorna il compenso per la riproduzione privata di fonogrammi e di videogrammi previsto dalla legge sul diritto d’autore. Un provvedimento totalmente sballato, come spiega il giornalista Massimo Mantellini: dall'assurdità di pagare una tassa sul copyright di opere che magari non si ascolteranno, alla bugia che questa tassa non colpisce i consumatori (come afferma spudoratamente il ministro Franceschini), al fatto che mentre per le decisioni a favore dei cittadini si può aspettare, per le lobby come quelle delle case discografiche e cinematografiche non si può rimandare. E d'altra parte "chiudere i buchi del penoso carrozzone SIAE tassando la tecnologia è una scelta degna di un Paese vecchio e senza fiato quale siamo, specie quando questo impegno viene prima di mille altri adeguamenti assai più importanti".