venerdì 23 maggio 2014

Trash finale

Siamo alle ultime battute della campagna elettorale per le Europee 2014. E purtroppo, come abbiamo già evidenziato, è stata una campagna di basso (se non infimo) profilo, in cui di Europa si è proprio parlato poco, se non per niente, preferendo passare a insultarsi e dileggiarsi a vicenda, minacciando golpe o processi popolari. E la conseguenza di tutto ciò è che ti ritrovi gli elettori che ti fermano per strada e ti chiedono come e per chi votare, ma soprattutto perché. Un vero peccato: il voto europeo deve essere condito da proposte serie e concrete, perché è a Bruxelles che si decide poi il destino dell'Europa e, di conseguenza, dell'Italia. E cianciare, urlando e insultando, di uscite dalla UE e dall'euro non fa certo bene né all'Unione né, soprattutto, al nostro Paese. Anche perché chi lo fa sa benissimo che non è possibile né plausibile e neppure conveniente per l'Italia. Raccattare qualche voto più con il metodo "chi vusa pusè la vaca l'è sua" ti dà una visibilità momentanea, ma non certo la capacità di governare e di essere considerato affidabile. Alla fine è solo un gioco al massacro, e ad essere fatti a pezzi sono elettori, istituzioni e speranze.

P.S.: a proposito di "massacro", cerchiamo di mantenere la calma, almeno noi.