sabato 23 novembre 2013

L'amico americano

Berlusconi dichiara che non si dimetterà e che la sua decadenza è un'ingiustizia, come sarà dimostrato da "nuove prove in arrivo dagli Usa che mi scagioneranno". Sarà, intanto è appena stato pubblicato un libro-inchiesta che riguardano proprio i suoi affari privati (ma anche pubblici) dove si afferma, con documentazioni, esattamente l'opposto: "Nel processo Mediaset il ruolo di principe del nero, appena un gradino sotto Berlusconi, spetta indubbiamente a Frank Agrama, imprenditore con base a Los Angeles, condannato a tre anni di reclusione. La sentenza definitiva lo bolla come un «intermediario fittizio» che, almeno fino al 1998, incassava il nero e lo spartiva segretamente con Berlusconi in persona, tanto da presentarsi di fatto come suo «socio occulto»".
Insomma, basta balle: fuori dal Parlamento chi non ne è degno.