venerdì 25 ottobre 2013

Il confronto con la realtà

Stasera alle ore 21.00, in Sala Consiliare di Villa Aliverti, l'amministrazione comunale incontra i cittadini vedanesi in un'assemblea in cui verranno discussi temi come bilancio, tributi e patto di stabilità. L'evento è stato pubblicizzato tramite un volantino che ha destato più di una perplessità, visto che riporta dati riferiti a spese amministrative di altre regioni e comuni d'Italia. Sembra la solita solfa in salsa leghista de "gli altri sprecano e rubano e non lasciano niente a noi per fare le cose". Non vogliamo entrare nel dettaglio o sull'esattezza o meno dei dati riportati (anche se sarebbe comunque stato corretto citare le fonti), e siamo tutti a conoscenza ormai delle sperequazioni che dividono l'Italia. Certo, sui numeri dei dipendenti di alcune amministrazioni sarebbero magari da valutare i servizi offerti (un comune citato, ad esempio, ha sul proprio territorio una Scuola Musicale Civica, un altro invece un ufficio turistico: forse anche per quello c'è un numero maggiore di dipendenti). Quanto a sprechi o risorse male investite nelle regioni, non si può certo dire che la Lombardia sia esente: oltre alla competitività persa in questo lungo periodo di crisi, c'è da registrare infatti il declassamento del servizio sanitario, passato in questi anni dal primo al quarto posto nella classifica stilata dal ministero della Sanità. Un flop dovuto al peggioramento dell'offerta, nonostante i cittadini lombardi paghino i ticket più alti di tutta Italia e Regione Lombardia riceva dallo Stato per la sanità quasi 20 miliardi di euro, ben più di quanto ottengono insieme le 3 regioni che stanno davanti (Umbria, Emilia-Romagna e Marche). E in riferimento ai "costi di funzionamento", noi rileviamo che quanto a consulenze e/o manager d'oro, la nostra Regione non è seconda a nessuna.
E' vero, comunque, che il patto di stabilità ha penalizzato comuni virtuosi, in particolare quelli del Nord. E fra questi il nostro. Ma il patto di stabilità non è nato oggi o in questi ultimi mesi, e uno dei principali sostenitori di questo vincolo fu un tale Tremonti. E ricordiamo bene che l'amministrazione fino al 2011 si lamentasse poco o niente, anche quando a Catania (che aveva come sindaco il medico personale di Silvio) andavano 140 milioni mandati dal governo Berlusconi-Lega. Sarebbe stato utile lamentarsi fin da allora, ma per loro andava tutto bene: la crisi non c'era (come predicava il dio Silvio) e anzi, fino a fine 2011 i "nostri eroi" erano convinti di rifare la nuova piazza. Il problema, purtroppo, non era solo incoscienza, ma che gli interessi dei rispettivi partiti sono sempre venuti prima di quelli di Vedano.
Non vorremmo poi che tutto questo fosse anche una sorta di alibi per essere riusciti a fare poco di quanto promesso in campagna elettorale: perché se si fa il confronto con il programma elettorale e quanto realizzato, il risultato è piuttosto impietoso. La gestione della sicurezza è stata un fallimento rispetto ai proclami lanciati, e l'emblema del flop sono le "ronde padane", che hanno fatto una breve comparsa prima di sparire nel dimenticatoio. Meglio sarebbe stato puntare subito sul controllo del vicinato, un'idea avanzata da Vedano Progresso. Il rilancio del centro storico non c'è stato affatto, compreso il rifacimento di piazza San Maurizio, nonostante il concorso di idee e 150.000 euro arrivati da Roma. Abbiamo poi ancora nella nostra memoria i manifesti "Basta cemento" sventolati dai leghisti in campagna elettorale, a cui però fa da riscontro un PGT con quasi 80.000 metri cubi di nuove edificazioni (tra cui il supermercato sul prato di via Libertà). Quanto al discorso fiscale: tenuta bassa l'Imu anche sulle seconde case ma in compenso, nel corso di questi anni, è aumentata l'Irpef e sono stati tagliati servizi come il centro di raccolta rifiuti e lo scuolabus. Per quanto riguarda i compensi, questa giunta costa oltre 30.00 euro in più all'anno rispetto alla precedente.
Alcuni progetti sono comunque stati portati a termine, come la casa dell'acqua (ispirata da Progetto Popolare), o la nascita della Pro Loco. Lavori di manutenzione o strutturali sono stati portati avanti, come per i nuovi loculi del cimitero, per la rete fognaria e per l'avvio per il completamento della pista ciclopedonale. Ma ci pare proprio poco in 5 anni di governo. Molto di più secondo noi si sarebbe potuto fare, anche senza denari ma con le idee: sarebbe stato utile però coinvolgere opposizioni e cittadini. In questo invece l'amministrazione è stata un vero muro, chiudendo ogni apertura alla partecipazione. E pensare di rimediare a 4 anni di silenzio e mancanza di comunicazione, svegliandosi adesso con una sola serata in cui viene buttato fumo negli occhi, appare pretestuoso e imbarazzante: più che un confronto, un affronto, che sa quasi di presa in giro. O forse è già iniziata la campagna elettorale.

P.S.: oggi il sindaco Baroffio era presente all'inaugurazione del Polo della Sicurezza all'ex-ortomercato delle Fontanelle. Strano che vi abbia partecipato, visto che quando l'idea era stata avanzata dall'ex-sindaco Barbesino aveva dichiarato che non lo interessava né la vedeva come una cosa utile...