giovedì 18 luglio 2013

E' ufficiale: siamo il PD meno L

Cosa puoi dire quando una violazione dei diritti umani (nei confronti oltretutto di una bambina di 6 anni) viene sacrificata in nome della "realipocritik"? Quando si decide di non sfiduciare Alfano, nonostante la verità sia palese a tutti? Una scelta che assomiglia al voto di scambio su cui (ironia della sorte) è appena stata approvata all'unanimità la legge per contrastarlo. E spiace vedere che il presidente Napolitano avalli tutto questo, imponendo la propria linea per non fare cadere un governo che, a parte lui, Berlusconi e i "101", nessuno vuole (anche perché non sta combinando niente, a parte l'agenda Berlusconi).
E non finisce qui: ci sono poi provvedimenti "pro casta", per non parlare del programma tradito riguardo gli F-35 o la riforma elettorale (la prima cosa che doveva essere fatta, ricordate?).
Per questo c'è chi prova vergogna ed esce dal Partito. Altri invece provano a rimanere, impegnandosi perché al prossimo Congresso venga fatta piazza pulita di una classe dirigente insulsa e imbarazzante. Non arrendiamoci, c'è ancora speranza.