giovedì 7 marzo 2013

Dal "ma anche" al "ma non"

Rispetto per il ruolo del capo dello Stato, MA NON governo con il Pdl.
Un programma di 8 punti per mettere alla prova la volontà di cambiamento del M5S, MA NON corteggiamento a Beppe Grillo.
In sintesi è stata questa la relazione di Pier Luigi Bersani alla Direzione Nazionale del PD. Relazione che è stata approvata (con una sola astensione).
Passa quindi la linea del Segretario: proposta di governo di cambiamento basato su un programma di 8 punti, e nessun piano B, dove la B sta per Berlusconi, visto che prevedeva un accordo con lui per un governissimo. E d'altra parte, come ha sottolineato lo stesso Bersani, nessuna collaborazione è possibile "con chi ha seminato il vento che ci ha portato la tempesta di oggi". Verrà inoltre fatta una consultazione in Rete e dei questionari per stabilire le priorità da affrontare.
A questo punto toccherà al Presidente Napolitano valutare se dare o meno l'incarico a Bersani e al PD per la formazione del nuovo governo, e poi andare a chiedere la fiducia in Parlamento. E lì ciascuno si prenderà le proprie responsabilità di fronte al Paese, decidendo se appoggiare il cambiamento e fare gli interessi degli italiani o invece limitarsi a biechi calcoli elettorali per il tornaconto del proprio partito, tenendo l'Italia nella palude.
(nei video sotto: estratti dalla relazione di Pier Luigi Bersani)