martedì 26 febbraio 2013

Un PD a 5 Stelle?

La conferenza stampa di Pier Luigi Bersani il giorno dopo le elezioni politiche nazionali:
- "Noi non abbiamo vinto anche se siamo arrivati primi, perché chi non riesce a garantire la governabilità al suo paese non può dire di aver vinto le elezioni. Sono deluso ma non lascio la nave"
- “In campagna elettorale non me la sono sentita in coscienza, di coltivare degli inganni. Forse c’è costato, ma io so fare solo questo mestiere”
- "Sono due gli elementi di fondo che hanno influito: la crisi, con la recessione più grave del dopoguerra a oggi. E la disoccupazione giovanile. Ma soprattutto c'è stato un rifiuto della politica così come si è presentata in questi anni, di istituzioni inefficienti e di una politica apparsa moralmente non credibile".
- "Non è l'ora della diplomazia: occorre un governo di combattimento. I temi da affrontare per la prossima legislatura sono riforme istituzionali, quella della politica e dei suoi costi, poi la legge sui partiti e una moralità pubblica e privata"
- "Consegneremo al presidente della Repubblica le nostre impressioni. Le nostre valutazioni. E alla fine sarà lui a dire chi è in grado di poter fare il governo in questo passaggio difficile"
- "E' escluso un governissimo con il Pdl. Ci confronteremo ma non penso che atteggiamenti diplomatici corrispondano al cambiamento che dicevo, dobbiamo ribaltare lo schema, non credo che il Paese tolleri balletti di diplomazia... Si riposassero"
- "Il Movimento 5 Stelle è il primo partito, ora Grillo ci dica cosa vuole fare. Ciascuno si prenda le sue responsabilità".