venerdì 18 gennaio 2013

Sindaci che si mettono contro il gioco

Un nutrito gruppo di sindaci lombardi ha firmato il "Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo", per chiedere ai candidati alle Regionali e alle Nazionali di prendere posizione contro il gioco d'azzardo, causa di pericolose dipendenze che spesso sfociano in enormi disagi sociali. Per non parlare dei fenomeni di microcriminalità che ruota spesso intorno alle sale giochi e degli interessi della criminalità organizzata.
Il PD Lombardo aveva già presentato circa un anno fa un disegno di legge per dare linee guida definite in ambito socio sanitario, e sarà di sicuro un obiettivo che perseguirà anche nel prossimo governo della Regione, soprattutto se lo guiderà.
Il contrasto al diffondersi del gioco d'azzardo può partire da interventi come: divieto della sua pubblicità in TV; inserimento della dipendenza del gioco nel diritto alle cure e all’accesso gratuito e diretto ai servizi già garantiti nelle altre forme di dipendenza patologica"; devolvere una percentuale del fatturato complessivo sul gioco alla riparazione dei danni; porre un freno al modello di liberalizzazione controllata del gioco d’azzardo in Italia.
Da parte dei sindaci, arriva una ulteriore proposta provocatoria: accordare una riduzione di Tarsu e Imu ai gestori che non installeranno nei propri locali slot e macchinette videopoker.
La nostra amministrazione tempo fa ha emesso un'ordinanza contro il gioco d'azzardo: a dire la verità sembrava fatta più per formalità che per convinzione (e non solo perché era una fotocopia di un'ordinanza fatta a suo tempo da Stefano Candiani, sindaco di Tradate ma soprattutto ai tempi segretario provinciale della Lega). Per dare quindi un segnale forte alla cittadinanza, sarebbe buona cosa che il nostro Comune si aggregasse a quei comuni della nostra provincia che hanno aderito finora a questa iniziativa: Azzate, Gazzada Schianno, Cassano Magnago.