venerdì 28 dicembre 2012

Chi sale e chi scende

Monti annuncia la sua "salita in politica": quasi a fare da contrasto alla "discesa in campo" di Berlusconi. Il quale, con la consueta "finezza" che lo contraddistingue, dichiara che il professore "sale in politica perché di rango inferiore". Mica come Lui, signore di Arcore e re del "bunga-bunga": persona di ben altro livello. E pare che i sondaggi stiano premiando la sua "invasione televisiva".
Sarà, ma io ricordo bene che a causa dei danni del fallito governo Berlusconi-Lega lo spread saliva e la reputazione dell'Italia crollava. E sarebbe bene ricordarsene tutti. Quanto a Monti, la sua ascesa a Palazzo Chigi avrà anche fatto risalire il consenso internazionale nei nostri confronti, ma il debito pubblico è comunque aumentato a fronte di una mancanza di crescita economica.
Risalire la china sarà difficile, ma potremo farcela se marceremo tutti insieme, uniti e solidali, mettendo da parte ogni minimo egoismo e senza lasciare indietro nessuno, fiduciosi nel prossimo e nel futuro. E questi sono gli intenti della proposta politica del PD, che si basa su equità, sviluppo, innovazione, lavoro e diritti.
Noi non saliamo né scendiamo: semplicemente ci mettiamo di fronte ai cittadini, per comprendere i loro problemi e spiegare le nostre soluzioni. Questo è fare buona politica.