venerdì 17 agosto 2012

Giovani, un altro spread tra Italia e Germania

Il confronto sull'occupazione giovanile tra Italia e Germania è davvero impietoso: in Germania gli under 30 che lavorano sono 8 milioni 135 mila; in Italia, appena 3 milioni 202 mila (5 milioni in meno); il rapporto fra i giovani che lavorano e il totale delle persone in quella fascia d’età, da noi è al 33,2%, contro il 57,1% dei tedeschi; i giovani inattivi in Germania sono il 7,5%, in Italia il 15% (esattamente il doppio); la quota di giovani italiani impegnati nello studio è del 58%, contro il 67,2% della Germania.
Ma ci sono anche dei paradossi: lo stacco netto tra Sud e Nord Italia, con una media del 40% di disoccupazione nel Mezzogiorno e una percentuale del 10% che tocca solo una provincia al Nord (Lodi). Inoltre, nel secondo trimestre di quest’anno, secondo la Confartigianato ci sono stati 31.960 posti di lavoro «di difficile reperimento»: meccanici per riparazione di automobili, montatori di carpenteria metallica, cuochi. Di contro, abbiamo più di 40.000 laureati nel 2007, che a oltre 4 anni dalla fine degli studi sono ancora faticosamente alla ricerca di una sistemazione.