sabato 28 aprile 2012

Rifiutare la memoria e la giustizia

Il 13 agosto del 1944 a Borgo Ticino (NO) furono fucilati dai nazisti 12 cittadini italiani. La loro unica colpa fu di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato: le vittime furono infatti prese a caso nella piazza del paese, dove stavano partecipando a un torneo di bocce. 11 di loro erano di Borgo Ticino, l'altro (Cesare Tognoli) era invece di Sesto Calende.
A distanza di anni, viene celebrato il processo contro gli autori di quella strage: ma il Comune di Sesto Calende, giunta Lega-Pdl, a differenza di quello di Borgo Ticino, non intende costituirsi parte civile perché... Non si sa! Il sindaco leghista (che si era distinto già qualche mese fa) non ha fornito una risposta chiara e convincente. Evidentemente per lui la memoria e la giustizia per un concittadino assassinato non sono valori per cui battersi e impegnarsi: il povero Tognoli non si meritava anche il disinteresse del suo paese.
La Lega ha sempre sbandierato il contatto con il territorio e la vicinanza alla propria gente: non ci sembra che il sindaco di Sesto Calende con la sua decisione vergognosa abbia messo in pratica questi concetti.