lunedì 30 aprile 2012

Lega e fisco

Sindaci che gridano "raus" ad Equitalia, altri che invitano a tenere i negozi chiusi, Maroni che invoca la disubbidienza all'Imu (anche se probabilmente qualcuno disobbedirà a lui): la Lega sfodera lo spadone e dichiara guerra alle tasse. Certo, Equitalia effettivamente in alcuni casi ha davvero esagerato, e anche l'Imu, così strutturata, non ha mantenuto la sua caratteristica originale, ovvero di rimanere sul territorio e andare alle Amministrazioni locali. Per non parlare poi dell'istituzione della Tesoreria centrale. Tutti elementi che stanno facendo montare una protesta generale tra i sindaci, e non solo leghisti. Però, proprio questi ultimi, prima di indignarsi e cavalcare la rivolta fiscale dovrebbero forse chiedere conto ai loro vertici. Perché se si va a rivedere bene i fatti, scopri che Equitalia è stata creata nel 2005 sotto un governo Berlusconi-Bossi (precedente all'ultimo fallito) e che tra le firme apposte alla legge che ne sanciva il via, c'era quella di un tale Roberto Castelli, allora ministro della Giustizia. I poteri di Equitalia poi sono stati ulteriormente rafforzati nel 2011 da Tremonti, ministro della finanza creativa del fallito governo Berlusconi-Bossi e grande amico della Lega. Anche l'Imu è una creazione della Lega, visto che era una componente fondamentale del federalismo cretinoide pensato da Calderoli.
Insomma, la Lega alza la voce contro le tasse, ma poi scopri che ha contribuito e non poco ad alzarle. Anche a livello locale, visto che a Varese, città simbolo con amministrazione leghista, risulta la più alta pressione tributaria locale pro capite. E come se non fosse abbastanza, ora i varesini devono fare i conti anche con gli aumenti salati dei parcheggi (e senza guardare in faccia a nessuno: altro che Equitalia!).
Alla fine, l'impressione è che dietro alla maschera dell'indignazione leghista ci siano le solite facce di bronzo, e che insieme allo spadone sguainato venga cinto anche lo scudo: quello fiscale.

Canguri a Vedano

E come disse il Trota "troveremo molti canadesi in giro per Vedano".

Se l'avesse sentito Pio...

"La mafia non ha mai strangolato le proprie vittime, i propri clienti, si limita a prendere il pizzo". Per Beppe Grillo la mafia non è poi così tanto male: la crisi è peggio. Il fatto però che il Sud sia in difficoltà sempre, non solo quando c'è una crisi tremenda come questa, dipende proprio dalla presenza della mafia, che non si limita a prendere il pizzo, ma uccide senza pietà i cittadini onesti che si oppongono. Se oggi fosse vivo Pio La Torre (assassinato dalla mafia giusto 30 anni fa) l'avrebbe spiegato bene a Grillo.

In viaggio con la Carta Regionale dei Servizi

Dal 1° maggio in Lombardia partirà la sperimentazione per l'abbonamento ai mezzi pubblici caricato sulla Carta regionale dei servizi (Crs). Una interessante novità che potrà rendere più semplice l'accesso ai treni. Però, caro assessore Cattaneo, pensiamo a fare sì che sia anche più comodo viaggiare, investendo risorse per linee più efficienti in modo che i treni siano moderni e puntuali. Perché altrimenti la Carta Regionale dei Servizi (utilizzata anche per le prestazioni sanitarie) servirà ai pendolari per farsi curare il mal di fegato.

A Vedano il 1° Maggio nel nome di Placido Rizzotto

Manifestazione organizzata dalla sezione locale dell'Anpi martedì 1° Maggio alle ore 11.00 presso il Circolo Vela.

domenica 29 aprile 2012

Il Latte Varese parla arabo

Interessante operazione di marketing della Cooperativa Prealpina Latte, produttrice di Latte Varese: sarà creata una nuova etichetta in arabo per un latte acidificato per conquistare l'interessante fetta di mercato degli oltre 76.000 cittadini della comunità straniera varesina, soprattutto africana (magrebina) e sudamericana.
Il nuovo prodotto sarà distribuito nei supermercati e anche in tutti i negozi della provincia che vendono prodotti alimentari etnici.
Una decisione presa per riuscire a reggere il confronto con la concorrenza in un mercato sempre più in mano allo strapotere delle multinazionali.
Il fatto curioso è che il presidente di Prealpina Latte è Fabio Binelli, che sia come dirigente leghista che come assessore al Comune di Varese non è mai stato tenero con gli immigrati (senza dimenticare la recente legge Harlem con cui la Lega in Regione ha cercato di limitare i negozi etnici dove sarà venduto il nuovo latte).
Ma probabilmente pecunia non olet. E nemmeno il latte acidificato.

Interrompiamo le trasmissioni?

Il PD minaccia di uscire dal Cda Rai in caso di mancata riforma TV. Monti dice che non c'è più tempo: in realtà ce n'è eccome, e comunque, perché non ci si è mossi prima? E per la patrimoniale, la lotta all'evasione, le leggi anticorruzione c'è tempo oppure no?
Caro Segretario, se le cose andassero avanti così, sicuro di non volere il voto anticipato?

Tassati e salassati

Troppe tasse! Lo dicono tutti: dalla Corte dei Conti a Bankitalia, dalle forze politiche alle associazioni di categoria. Perfino i parroci di paese gridano alla rivolta fiscale! In questo momento l'Italia ha la peggiore situazione in Europa in fatto di peso fiscale. E oltre a questo, i cittadini devono fare i conti con i rincari dei costi dell'energia e, di conseguenza, dei beni di consumo. La cosa grave è che poi non si sia attuata la tanto citata "equità", inserendo una patrimoniale o perseguendo i grandi capitali evasi all'estero, mentre invece si è data mano libera ad Equitalia.
Si era detto che dopo la fase di "rastrellamento" di risorse per ripianare le casse lasciate vuote dal fallito governo Berlusconi-Bossi avrebbe fatto seguito la fase della crescita: il governo dei professori dia subito concretezza alle sue teorie, perché il tempo si sta esaurendo. Insieme ai risparmi degli italiani.

Da sinistra un soggetto politico nuovo (un altro)

Si chiamerà ALBA (Alleanza lavoro benicomuni ambiente) il "soggetto politico nuovo" nato dal manifesto firmato da professori e intellettuali come Paul Ginsborg, Ugo Mattei, Paolo Cacciari, Luciano Gallino e Stefano Rodotà. Il nome è stato sancito ieri a Firenze in un'assemblea partecipata.
L'impressione è questa iniziativa sia invece un ulteriore segno del TRAMONTO di una sinistra radicale che continua a frazionarsi.

sabato 28 aprile 2012

Giovani e solidali

Ieri a Varese, in occasione della Festa del Volontariato, oltre 400 studenti hanno invaso Corso Matteotti e Piazza San Vittore, organizzando laboratori creativi, dimostrazioni di ginnastica artistica, balli di gruppo... Davvero la meglio gioventù.

La Lega non guarda in faccia a nessuno!

Licenziati i due autisti (che tra l'altro denunciarono di essere i "bancomat" di Renzo Bossi). Maroni sta davvero facendo pulizia: chissà se toccherà anche ai cuochi e ai fattorini...
Intanto Belsito continua a parlare e la magistratura ad indagare.

Facciamoli rientrare

"Ai giovani che hanno scelto di scommettere nuovamente sul nostro Paese abbandonando posti e culture che hanno saputo accoglierli e valorizzarli dobbiamo risposte chiare. Oggi, coloro che sono tornati brancolano nel buio e chi aveva pensato di rientrare si guarda bene dal farlo".
Un brano della lettera inviata al Corriere da Guglielmo Vaccaro, deputato del PD, che protesta contro gli ostacoli burocratici che impediscono il rientro in Italia dei "cervelli" italiani andati all'estero.

In letizia e povertà

Dopo la vicenda del San Raffaele di Don Verzé, "Report" domenica scorsa si è occupata di un'altra vicenda di affari e investimenti che vede coinvolti gruppi religiosi: protagonisti i confratelli di Padre Monti (la Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione di Saronno), che adesso minacciano querele.

Rifiutare la memoria e la giustizia

Il 13 agosto del 1944 a Borgo Ticino (NO) furono fucilati dai nazisti 12 cittadini italiani. La loro unica colpa fu di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato: le vittime furono infatti prese a caso nella piazza del paese, dove stavano partecipando a un torneo di bocce. 11 di loro erano di Borgo Ticino, l'altro (Cesare Tognoli) era invece di Sesto Calende.
A distanza di anni, viene celebrato il processo contro gli autori di quella strage: ma il Comune di Sesto Calende, giunta Lega-Pdl, a differenza di quello di Borgo Ticino, non intende costituirsi parte civile perché... Non si sa! Il sindaco leghista (che si era distinto già qualche mese fa) non ha fornito una risposta chiara e convincente. Evidentemente per lui la memoria e la giustizia per un concittadino assassinato non sono valori per cui battersi e impegnarsi: il povero Tognoli non si meritava anche il disinteresse del suo paese.
La Lega ha sempre sbandierato il contatto con il territorio e la vicinanza alla propria gente: non ci sembra che il sindaco di Sesto Calende con la sua decisione vergognosa abbia messo in pratica questi concetti.

L'Italia degli ultimi 10 anni

Ce la illustrano i dati del censimento Istat: la popolazione è aumentata di oltre 2,5 milioni, grazie anche agli stranieri, il cui numero è triplicato (da 1.334.889 del 2001 agli attuali 3.769.518). Ma è triplicato anche il numero di chi vive in tenda, roulotte o baracca (71.000 famiglie circa), e tutto questo a dispetto di quasi 3 milioni di abitazioni non occupate.
Ecco, proprio a fronte di questi numeri, una delle questioni basilari dei prossimi anni sarà senz'altro soddisfare la domanda di edilizia popolare, partendo però preferibilmente dal recupero del patrimonio edilizio esistente, senza ulteriore e inutile consumo di suolo.

venerdì 27 aprile 2012

Formigoni spodestàto

Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano (nella foto con Formigoni), risulta accusato di falso ideologico pluriaggravato poiché, in qualità all'epoca di coordinatore regionale lombardo del Pdl, sarebbe stato il promotore della presunta falsificazione delle firme a sostegno della lista di Roberto Formigoni.
Insieme a lui, tra gli indagati ci sono i consiglieri provinciali Massimo Turci, Barbara Calzavara, Nicolò Mardegan e Marco Martino, il consigliere provinciale di Varese del Pdl Franco Binaghi, il sindaco di Magenta (Milano) Luca del Gobbo, il consigliere provinciale di Pavia Gianluigi Secchi e quello provinciale di Monza Massimo Vergani: dalle "vacanze di gruppo" al "falso ideologico di gruppo".
Le firme falsificate sarebbero oltre 900, senza le quali "Firmigoni" non avrebbe potuto candidarsi: quindi ci troveremmo di fronte ad un'elezione illegale.
Formigoni libera la sedia, e anche la lista.

Hip-Hopllande

Nella campagna elettorale di Francois Hollande un video-rap per comunicare con i giovani delle banlieu.

Consiglio comunale di Vedano Olona: i rendiconti magari tornano, i servizi se ne vanno.

Nell'ordine del giorno del Consiglio comunale di ieri sera vi era l'esame e l'approvazione del rendiconto 2011. L'assessore Tizzi ci ha reso noto che il patto di stabilità anche quest'anno è stato rispettato. Di contro registriamo però l'ennesima esiguità di proposte da parte dell'amministrazione, per cui termini (venuti dal banco delle opposizioni) come "bilancio triste", "paese anestetizzato", "pochezza di idee", non ci sembrano così fuori luogo.
Noi l'abbiamo già evidenziato in altre occasioni: il bilancio di un Comune non deve limitarsi solo alla corretta gestione di spese e entrate, ma considerare che dietro a quei numeri ci sono persone con le loro necessità. Ad essere duramente critici, potremmo sottolineare che fino ad oggi il bilancio dell'amministrazione presenta profondi e dolorosi tagli, come la chiusura del centro rifiuti e la liquidazione di Vedano Servizi. Ora si aggiungerà anche la cessazione del servizio scuola-bus, di cui godevano oltre 50 bambini. A dire la verità il servizio non era così vitale rispetto al costo sostenuto, e effettivamente comporterà maggiori disagi a pochi di quei bambini. Ma anche in questa occasione, la vicenda è stata gestita in maniera incompiuta, non offrendo alternative appetibili, come ad esempio gestire il servizio attraverso l'ausilio di volontari (anche disoccupati che potevano essere retribuiti, soddisfacendo così un doppio bisogno) e l'utilizzo di automezzi comunali, visto che addirittura li si voleva concedere agli osservatori della sicurezza (le ronde). A proposito, sapete perché i volontari della sicurezza non si vedono più in giro? Pare che non avessero una copertura assicurativa a cui avrebbero dovuto provvedere di tasca propria. Insomma, chi doveva garantire sicurezza al paese non era a sua volta al sicuro. Se fosse davvero così, sarebbe stato congegnato proprio un bel piano!
I tagli poi si riscontrano anche nei servizi del Piano di Zona (secondo punto all'ordine del giorno), che, come ha denunciato la consigliera Antonella De Micheli, negli ultimi 3 anni ha visto la riduzione di 500.000 euro, di cui 350.000 solo dal 2011 al 2012. Tagli che si ripercuotono oltretutto sulle fasce più deboli, come le non autosufficienze o chi ha perso il lavoro. Queste tremende sforbiciate dipendono da Stato e Regione, a cui il Consiglio comunale (all'unanimità) ha deciso di rivolgere un richiamo.
Un appello è stato poi lanciato dalle minoranze alla giunta, chiedendo la riduzione dei compensi. Sia chiaro: i nostri amministratori non prendono i lauti compensi dei parlamentari (anche se magari si impegnano di più), e quanto percepito è assolutamente conforme alla legge. Però rispetto alla precedente amministrazione la differenza di maggior costo annuo è di circa 35.000 euro. Non vogliamo fare facile demagogia: una riduzione dei compensi dei nostri amministratori non risolverebbe di certo i problemi, però potrebbe coprire alcune emergenze e dare soprattutto un bel segnale ai cittadini, sottoposti continuamente a tagli e sacrifici.

Severino severa con i blog

Con tutti i problemi che ha la giustizia (dalle carceri strapiene alla lunghezza dei processi civili, dalle scarse risorse per le forze dell'ordine alla corruzione dilagante) il ministro Severino pensa a regolarizzare i blog.
Che siano politici o tecnici, l'impressione è che chi ci governa abbia come preoccupazione il controllo della Rete: eppure i blog e internet in questo momento riescono a garantire un minimo di pluralità nell'informazione che nel nostro Paese risulta davvero ai minimi.
Il fatto è che blocchi e restrizioni potrebbero uccidere una grande fonte di opportunità come il web, e la classe dirigente italiana sembra non riesca a capire questo. O forse sì.

giovedì 26 aprile 2012

L'Ombretta è in barca (con Formigoni)

Dopo la clamorosa gaffe durante la trasmissione di Gad Lerner, da Ombretta Colli ci si aspetterebbe almeno un gesto di coerenza per rimediare alla sua situazione di incompatibilità: infatti in questo momento presenta un doppio incarico di senatrice della Repubblica e di sottosegretario regionale in Lombardia per le pari opportunità, la moda e il design. Cariche che sono appunto incompatibili da regolamento, ma che riguardano anche motivazioni etiche e di rispetto nei confronti dei cittadini. Chissà, forse l'Ombretta è un po' in confusione. Come il suo presidente Formigoni, di cui inizia a dubitare perfino il Pdl...
Formigoni libera la sedia, e le vele della barca.

Contenere le spese per contenere l'indignazione

Hai voglia a chiedere sacrifici ai cittadini se poi dai il via a sprechi assurdi: la politica e la pubblica amministrazione farebbero meglio a trovare un punto di equilibrio, o meglio ancora di equità. L'ultimo episodio riguarda il ventilato acquisto di 400 auto blu, su cui poi il governo ha fornito precisazioni a riguardo (una sorta di retromarcia).
Ma altri casi si possono trovare anche a livello locale. E allora si pone il dubbio se la tanto agognata autonomia possa diventare una fonte di sprechi e quindi la centralizzazione sia la scelta migliore.

Momento no per i SuperMario

Sia quello della Nintendo, che il nostro premier.
The game is over?

Niente preservativi, siamo italiani

Nell'opuscolo destinato ai tifosi che tra poco più di un mese si riverseranno in Polonia e Ucraina per i Campionati europei di calcio 2012, l'Organizzazione Mondiale della Sanità invita con una esplicita frase ad usare correttamente il preservativo. La frase però, nella versione italiana redatta dal Ministero della Salute, sparisce misteriosamente. Il ministro si giustifica parlando di refuso e dimenticanza nella traduzione. Ma il dubbio di censura, per un argomento da noi ancora tabù, resta forte.

mercoledì 25 aprile 2012

Dritti alla metà

La proposta di Pier Luigi Bersani sul finanziamento pubblico ai partiti:
- scendere sotto la soglia dei 100mln l’anno, quasi la metà dei 180mln che oggi percepiscono i partiti
- agganciare il finanziamento ai voti validi realmente ricevuti da ogni partito e non più quello del totale degli aventi diritto al voto come avviene oggi
- tetti massimi alle spese elettorali
- obbligo di pubblicare su Internet e depositare presso la magistratura le dichiarazioni riguardanti i fondi raccolti, la loro provenienza e le spese sostenute
- no al finanziamento alle Fondazioni e al ricorso al 5Xmille
- donazioni dei militanti e simpatizzanti con tetti per ogni singolo donatore intorno ai 2-300mila euro.

Formigoni è un uomo d'onore

Formigoni alza la voce, ma non per fornire chiarimenti sulle "vacanze di gruppo" con Pierangelo Daccò (il faccendiere della sanità arrestato nell'ambito delle inchieste giudiziarie su San Raffaele e Fondazione Maugeri), bensì per minacciare. Recita infatti un comunicato della giunta regionale: "La Giunta regionale ha affidato all'Avvocatura l'incarico di agire per tutelare, in sede di giustizia civile, l'onore e la reputazione dell'Amministrazione regionale e del Sistema sanitario lombardo. Azioni "diffamatorie" infatti hanno un risvolto negativo sia per il danno all'immagine dell'istituzione sia per il danno economico, in quanto possono "influenzare le valutazioni di affidabilità sui titoli e investimenti, cioè sui rating" come pure "l'attrattività del sistema sanitario" che si traduce in "domande di cura da parte di utenti di tutte le regioni italiane". La decisione della Giunta è stata presa considerando che alcuni organi di informazione hanno indebitamente "asserito o suggerito il coinvolgimento di Regione Lombardia nelle vicende relative alle Fondazioni San Raffaele e Maugeri, nonostante l'evidenza che quelli ipotizzati e perseguiti dagli inquirenti sono reati finanziari e tributari che nulla hanno a che fare con le erogazioni delle prestazioni sanitarie, con le procedure regionali di controllo della qualità, appropriatezza e quantità delle stesse e, dunque, con la sanità pubblica".
Lascia un po' perplessi il fatto che i danni alla reputazione della Regione li procuri chi chiede spiegazioni su situazioni ambigue e imbarazzanti e non chi invece genera malaffare e sprechi come Daccò o gli altri indagati in Regione. Ma Formigoni è un uomo d'onore. Ed è anche singolare che si voglia affrancare il Sistema sanitario lombardo dalle vicende della sanità privata, relegandolo solo al settore pubblico, quando invece è dimostrato che la Lombardia è la Regione italiana che paga di più la sanità privata che accredita. Ma Formigoni è un uomo d'onore.
Formigoni, libera la sedia, e anche gli avvocati.

martedì 24 aprile 2012

Per la Liberazione tenetevi liberi

Domani mattina alle ore 10.00, posa della corona al Monumento dei Caduti al Parco Spech, organizzata dalla sezione Anpi di Vedano Olona.
Un momento per onorare e ricordare chi ha combattuto e si è sacrificato ieri per dare a noi la libertà oggi.

www.formigoni.fax

Dove è finita tutta la smania di Formigoni di essere presente in tutto e per tutto sulla Rete, che aveva manifestato in un video ridicolo quanto imbarazzante? Sempre più isolato e abbandonato da Pdl e CL, per le inchieste giudiziarie che stanno travolgendo la sua giunta e i suoi collaboratori più stretti, per avere un appoggio chiede ai suoi supporter non di postare su Facebook o di inviargli una email, bensì di trasmettergli un messaggio di sostegno via fax. Un sistema di comunicazione che fu utilizzato l'ultima volta nel 1992 da alcuni politici indagati di Tangentopoli. E meno male che il nuovo partito pensato da Berlusconi vuole puntare su internet...
Forse Formigoni non fa parte di quel progetto, oppure è ancora fermo a quei tempi. O magari quei tempi stanno tornando. Insomma, da 2.0 a meno di zero.
Formigoni libera la sedia, e anche la linea telefax.

Hollande o Sarkò? Per adesso vince la protesta

Il primo turno delle elezioni presidenziali in Francia vede per ora in testa (seppur di poco) il leader socialista François Hollande. Per la prima volta, un presidente uscente (in questo caso Nicolas Sarkozy) si trova dietro.
I sondaggi del secondo turno danno per favorito sempre Hollande, ma un risultato certo è già uscito adesso dalle urne: anche in Francia c'è un grande moto di insofferenza e sfiducia, verso la finanza e le linee economiche adottate fino ad oggi dall'Europa.
A sfruttare questo malcontento è stato il Front National di Marise Le Pen, che ha sfiorato il 20% dei voti.
Sarà questa onda di contestazione a influire sul risultato finale.
In Italia faremo bene ad osservare attentamente quanto avviene al di là delle Alpi, perché la situazione è pressoché simile, con un Grillo a fare la parte della Le Pen e una fiducia nei partiti arrivata quasi allo zero.

Bocca di Ruby

Davvero intempestivo l'intervento di Alfano: proprio nei giorni in cui sono pubblicate le registrazioni delle telefonate intercettate nella vicenda "Rubygate" che coinvolge il suo padrone, per attaccare la "sinistra" cita, assolutamente fuori luogo, una strofa di "Bocca di Rosa", la celebre canzone di Fabrizio De André che parla di una prostituta.
Ma questi si rendono conto di quello che dicono o ormai hanno una faccia così di bronzo da non provare nessun imbarazzo?

lunedì 23 aprile 2012

Quei bravi ragazzi di Busto

Erano davvero tanti i giovani che stamattina hanno sfilato per Busto Arsizio, partecipando a "Legalitàlia", il meeting anti-mafie più grande del nord-Italia organizzato da "Ammazzateci Tutti Lombardia": oltre 6 mila studenti provenienti dalle scuole superiori cittadine e dal resto della provincia.
Un successo che potrebbe avere seguito come modello europeo, ma soprattutto un'iniziativa che serve a scuotere l'opinione pubblica dal torpore, perché la mafia qui al Nord purtroppo è cosa seria.

Il coraggio di Elsa Fornero

"Voglio chiudere tutte le polemiche proprio per questo ho accettato l'invito. Serve serenità". Così il ministro Fornero ha motivato la decisione di accettare l'invito della Fiom e partecipare all'assemblea dei lavoratori di Alenia per spiegare la nuova legge sul lavoro.
Contestazioni ma anche applausi per il ministro, che ha compiuto comunque un bel gesto accettando il confronto: è la prima volta, tra l'altro, che un ministro in un momento così delicato va a parlare in una fabbrica.
Questo non significa però che tutto sia risolto: il ministro abbia anche il coraggio di ascoltare e valutare le richieste e le motivazioni dei lavoratori, magari correggendo la sua riforma, che effettivamente presenta dei punti molto controversi.

Vedano tra olio e petrolio

Buone notizie per quanto riguarda le eventuali ricerche di gas e petrolio sul territorio del nostro Comune: l'amministrazione infatti si è opposta all'indagine esplorativa, segnalando a Regione Lombardia un vizio di forma. Quindi, per il momento, niente trivellazioni.
Per quanto riguarda invece la costituzione di un servizio di raccolta per gli olii esausti (che ai cittadini vedanesi farebbe davvero comodo), invece nessuna novità, nel senso che l'amministrazione si limita a respingere le proposte avanzate dalle opposizioni, e al problema sembra non dare alcun peso. Eppure, soluzioni e opportunità ce ne sarebbero. I vedanesi quindi continueranno a recarsi al Centro Raccolta di Castiglione o, nel peggiore dei casi, a smaltire gli olii in modo improprio.

Imu amara Imu

Arriva l'Imu, la tassa sulla casa (una riedizione dell'Ici, per intenderci). Un balzello che viene addossato a Monti, ma che in realtà era previsto nel federalismo muncipale voluto da Calderoli. Il governo dei tecnici ha anticipato l'entrata in vigore di questa tassa (era prevista dal fallito governo Berlusconi-Bossi a partire dal 2014) e in più ha rivisto i valori catastali degli immobili, comportando di fatto un aumento considerevole delle quote da pagare. E come non bastasse, non si sa ancora quanto e come si pagherà, con un fiorire di calcolatori online per aiutare i poveri contribuenti.
Toccherà ai sindaci poi decidere se applicare addirittura una Imu-bis!
Fermo restando che in tutti i principali Paesi europei viene pagata l'imposta sulla casa (che serve alle casse degli enti locali), sarebbero comunque da considerare alcuni elementi:
- chiarire le quote e le modalità di pagamento, senza fare impazzire i cittadini
- salvaguardare le fasce deboli, in nome della tanto citata ma quasi mai applicata equità (e i casi con l'Imu si arriva davvero al clamoroso)
- evitare una tassa troppo pesante, in modo che oltre a non incidere sui bilanci familiari e delle imprese (già sotto torchio), non provochi anche un crollo del mercato immobiliare
- ripartire le entrate provenienti dall'Imu, dando più fondi ai Comuni, perché sostanzialmente è nata come tassa locale.

domenica 22 aprile 2012

I buen retiri di Formigoni

Dai lussuosi resort dei Caraibi, con contorni di aragoste, agli esercizi spirituali di Rimini. Un bel salto per il Celeste. E davvero un bel contrasto.
Chissà, forse pensa di redimersi facendo penitenza: ma per 20 anni di malgoverno in Lombardia e di dubbia gestione del potere, ci vuole ben altro! Dopo il ritiro di Rimini, speriamo quindi che per Formigoni arrivi al più presto anche quello dalla Regione. Ma il governatore per ora non intende mollare, anche se le sue giustificazioni appaiono ogni giorno di più vacillanti e contraddittorie. E, permetteteci, anche molto puerili. Formigoni, libera la sedia. E anche le povere aragoste!

Governare le città

L'ultimo numero di "Tamtàm democratico", il mensile di approfondimento online del PD, ha come focus tematico "le città intese sia come culla e laboratorio della civilizzazione occidentale e segnatamente italiana, sia come luogo privilegiato di esperienze di governo in chiave democratica", con il contributo di storici, sociologi, demografi.
Nella rivista, anche una rassegna esemplificativa di casi concernenti il governo di grandi città affidata a politici e amministratori democratici.

sabato 21 aprile 2012

Quel tesoretto in Svizzera

37,5 miliardi di euro: a tanto ammonterebbe l'incasso per il fisco italiano se l'Italia trovasse l'accordo con la Svizzera per tassare i capitali esportati “in nero”. Come hanno fatto da tempo Gran Bretagna e Germania, e più recentemente l'Austria, che oltretutto viene considerata una nazione con un peso fiscale bassissimo.
Presidente Monti, cosa aspettiamo? Sarebbe il momento di sanare i conti facendo pagare a chi non lo ha mai fatto, e soprattutto ha evaso.

L'aurea padana

Magari si riferivano ai lingotti d'oro.

Update: un lettore ci segnala lo striscione "originale" degli universitari padani (qui sotto). Comunque il lettore può tranquillizzarsi: era ovvio che si trattava di una goliardata. Lo invitiamo, piuttosto, a discutere con noi di argomenti più seri: questo è un blog democratico e, come ha potuto constatare, noi siamo disponibilissimi al confronto.

Riscrivere le regole

Il sistema attuale, con le sue politiche economiche e sociali, ha fallito, e ne stiamo pagando duramente il prezzo. Occorre rivedere tutto, con nuove soluzioni a livello globale.
Per questo il 19 e 20 aprile si sono ritrovati a Roma per discuterne i leader parlamentari europei progressisti, che hanno detto la loro proponendo ricette in grado di dare speranza, fiducia e prospettiva.
Qui e qui la sintesi delle 2 giornate della conferenza.
P.S.: allons Hollande!

La sorpresona

"Grosse novità" per il Pdl stanno per essere annunciate da Berlusconi e Alfano. Proprio così, il vecchio padre-padrone, appassionato dei festini in maschera, e il segretario-marionetta. E magari alla fine arriva la "balena bianca" a spazzare tutto.

venerdì 20 aprile 2012

Nuova DC o solo casini?

Casini annuncia un nuovo partito di Centro, che vedrà tra le sue fila anche alcuni ministri tecnici del governo (quali ancora non è dato sapere).
L'annuncio genera scompiglio in particolare nel Pdl, dove infatti si assiste alla fronda di Pisanu che insieme a una trentina di parlamentari pidiellini, Dini, Ombretta Colli e la moglie di Emilio Fede (!), dichiara di volere andare "oltre il Pdl".
Anche Pisanu finirà per essere accolto da Casini, rafforzando una formazione di moderati che intende colmare il vuoto lasciato dalla DC? O il risultato finale sarà quello di una grande ammucchiata di nomi con poche idee? Di certo, a rischiare grosso è il Pdl.

Burlesquoni

Non era bunga-bunga, erano gare di burlesque.
E quindi Ruby era nipote di Dita Von Teese.

La Lombardia tra sanità pubblica e privata

I dati dell'inchiesta del PD sul rapporto tra sanità pubblica e privata in Lombardia ora in diretta web, con Alessandro Alfieri, Sara Valmaggi, Mario Barboni e Carlo Borghetti.

Il diritto di lavorare. Per tutti.

Stasera a Malnate.
E a Milano, la giusta protesta dei lavoratori indipendenti: perché in Italia non ci sono solo i dipendenti, ma tante altre realtà che vanno tutelate e non massacrate.

Buttare i soldi non è reato

Anche se sono dei militanti del tuo partito: l'ultima uscita di Umberto Bossi.
Chissà che ne penseranno quei leghisti che si autotassavano per pagarsi le sezioni locali con relative bollette di luce e gas (mentre invece Calderoli con i soldi "buttati dalla finestra" dal partito poteva permettersi il super attico a Roma).
Così alla fine si scopre che a spremere i padani e a fare sprechi non erano Roma ladrona e neppure il Sud mafioso.

giovedì 19 aprile 2012

La soluzione finale per diminuire la disoccupazione

Via l'esenzione dal ticket sanitario per gli esami diagnostici e altre prestazioni specialistiche in favore dei disoccupati e dei loro familiari a carico. D'altra parte la colpa è loro: sono troppi, quindi è più facile sparare nel mucchio.
Insomma, anziché creare posti di lavoro, si pensa a sopprimere i disoccupati. Così vengono anche assecondate le preoccupazioni del Fondo Monetario Internazionale, che ha affermato che i bilanci degli stati sono a rischio per l'allungamento della vita: "se l'aspettativa di vita media crescesse di tre anni più di quanto atteso ora entro il 2050, i costi potrebbero aumentare di un ulteriore 50%".
Da non credere: ci auguriamo una smentita o una cancellazione di questa norma iniqua.

Update: marcia indietro del governo, che sostiene che si è trattato di un refuso e che con un emendamento correggerà il testo. Da sottolineare però che il PD aveva contestato duramente la norma. E meno male!

Anche da CL si rinnega Formigoni

Formigoni clamorosamente smentito sui suoi rapporti con Piero Daccò in una lettera aperta inviata al Corriere da una militante di CL, che lo conosce molto bene: la moglie di Antonio Simone, il «migliore amico» di Formigoni e ex-assessore alla Sanità negli anni '90, che venerdì scorso è stato arrestato nell'ambito della bufera giudiziaria che investe la sanità lombarda. Formigoni: libera la sedia, e anche la coscienza.

Ciceronet

Un'iniziativa della Fondazione Agnelli, in partnership con l'Ansas (agenzia del Miur): un software gratuito nelle scuole per fare da tutor virtuale e aiutare nelle versioni di latino (con tanto di voto). Si chiama Cicero e sarà disponibile gratuitamente da lunedì collegandosi al sito www.fga.it.

La teoria dell'involuzione

"Quando non ci saranno più coppie etero la nostra società sarà destinata all'estinzione". A sostenere questa geniale teoria, per motivare il suo disprezzo contro gli omosessuali, è il fratello di Ignazio La Russa, assessore nella giunta Formigoni, e guarda caso, indagato. Poi ci si chiede come mai in Lombardia ad essere in continua evoluzione siano solo le inchieste dei magistrati.

mercoledì 18 aprile 2012

Economia in fin di vita

Stasera a Roma una fiaccolata per ricordare «tutte le persone, lavoratori e imprenditori, che si sono tolte la vita per la disperazione di dover chiudere l'azienda o di aver perso l'impiego».
I dati sono impressionanti: nel 2010, tra disoccupati, imprenditori e lavoratori autonomi, si sono tolte la vita persone alla media di due al giorno. A morire sono anche le imprese: nel primo trimestre 2012 hanno cessato l'attività oltre 146.000 aziende, a fronte di circa 120.000 nuove aperture, con un saldo passivo di -26.000.
A crescere per ora è solo la crisi. E la disperazione. Presidente Monti, faccia in fretta con le riforme. (anche perché non ci consola sapere che non arriveremo al numero dei suicidi della Grecia...)

Oro, diamanti e birra

Dal tesoriere alla nazionale di calcio padana: i doni che i leghisti si facevano con i soldi pubblici dei rimborsi elettorali.

Il Nord è mobile

Il "Salone del Mobile" si conferma anche quest'anno la kermesse italiana più seguita a livello internazionale, con un tutto esaurito di qualità. Se si tiene conto del fatto che l'Italia è anche il terzo fornitore al mondo di Ikea e si conferma al secondo posto nell'industria mondiale del mobile, decisamente questo settore si conferma uno dei più produttivi per le aziende italiane.
In particolare quelle del Nord, lungo tutto l'arco alpino, da ovest a est.
Il segreto di questo successo non sta solo nella passione per il proprio lavoro che viene tramandata spesso attraverso una lunga tradizione familiare. Dietro a queste aziende ci sono anche organizzazione, innovazione, gusto di accettare le sfide e capacità di adattamento. E soprattutto, la scelta di investire gli utili nell'impresa e non nella finanza, anche quando le banche ti chiedono soldi offrendoti in cambio interessi attualmente fuori mercato: "Antonio Minotti gestisce l'amministrazione della Vefer di Lissone. Fondata a fine anni '50 dal brianzolo Giuseppe Vergani, la Vefer è leader mondiale del settore ma non ha mai distribuito un centesimo di dividendo alla famiglia azionista. È un'azienda sana, efficiente, gelosa del suo capitale in denaro e tecnologie. Il primo settembre 2011 Minotti ricevette subito una chiamata in ufficio. Era la banca, ma non c'erano fidi da offrire, né rimborsi da sollecitare. Invece, la banca chiedeva un prestito: è il mondo al contrario o, per dirla con gli antichi greci, i fiumi (di liquidità) che risalgono ai monti. «Mi hanno offerto un interesse al 4,5% - racconta il manager -. Poi hanno chiamato altre banche che promettevano di pagarmi il 4,75, o il 5%».
Minotti non ha neanche dovuto consultarsi in famiglia per sapere cosa rispondere. «Qui i soldi rientrano sempre tutti in fabbrica come investimenti, la finanza non c'interessa»
."
Per una volta sono stati i "contadini" ad aver la meglio sui "luigini".

martedì 17 aprile 2012

Formitomane

Come Gesù, anche Formigoni ha sbagliato a scegliersi i collaboratori. Lo ha dichiarato lui stesso. Ai vertici del Pdl deve esserci una sorta di psicosi mistica, visto che in passato c'era già stato questo genere di uscite megalomani.
Intanto, dopo quelle del Trota, di Monica Rizzi e Stefano Maullu, arrivano anche le dimissioni di Davide Boni. Questa legislatura si sta rivelando un vero calvario. E' proprio il caso di dirlo. Formigoni, libera nos sediam.

La rabbia della base

Modesto Verderio è il militante della Lega Nord di Lonate Pozzolo che con le sue denunce alla magistratura ha contribuito a infierire durissimi colpi alla ‘ndrangheta in Lombardia.
Una lotta la sua, contro tutto, anche contro una malattia. Ma è sempre andato avanti. Ora però gli scandali del suo partito, la Lega, lo hanno veramente sconvolto: rabbia e delusione nelle sue parole.
Qui l'intervista sul Corriere.

Avevamo tanto governato (11)

Le cronache giudiziarie di questi giorni ci riportano alla mente quale fosse il valore delle istituzioni durante il fallito governo Berlusconi-Bossi: parlamentari che cambiano schieramento dietro lauti compensi e consiglieri regionali che si prestano a squallide mascherate per compiacere il padrone durante laidi festini.

Il PD che vince e amministra

Lo potete vedere martedì 17 aprile alle ore 21.00 a Tradate in Villa Truffini, nell'incontro pubblico "Vincere e amministrare. Come il centro-sinistra risponde alla sfida in provincia di Varese".
Introducono e moderano:
Aureliano Gherbini - segretario provinciale GD Varese
Alice Bernardoni - segretario cittadino PD Tradate
Intervengono:
Luciano Porro - sindaco di Saronno
Samuele Astuti - sindaco di Malnate
Edoardo Guenzani - sindaco di Gallarate
Laura Cavalotti - candidato sindaco per Tradate, pronta anche lei per vincere e amministrare. Certamente meglio di quanto abbia fatto la Lega in tutti questi anni a Tradate.

lunedì 16 aprile 2012

Un sistema in fibrillazione

Nel giorno in cui è morto il povero Morosini, a Piacenza un suo collega di un campionato dilettante è stato salvato da un infarto in campo grazie al pronto intervento con un defibrillatore.
Posto che, come affermano i medici, il defibrillatore era comunque inutile nel caso di Morosini, questi 2 fatti ci mettono di fronte però ad un'inquietante analogia: quella che esiste tra il sistema calcio e quello Paese.
Abbiamo infatti uno sport ricco, con gente strapagata, dove circolano e vengono spesi milioni di euro, spesso con incredibili sprechi o comunque con poca programmazione o strategia, con la conseguenza di enormi debiti. Personaggi, spesso discutibili e con dubbie capacità, messi ai vertici a dirigere. Di contro, ci sono carenze in settori fondamentali come i vivai (anche qui i giovani sono penalizzati), nelle strutture (stadi fatiscenti), nei servizi di prima necessità (sia ordinaria che di emergenza, come i defibrillatori, perché Piacenza pare sia un'eccezione ad una triste regola). Per non parlare della mancanza di responsabilità di chi comanda, che porta a mettere davanti i propri interessi davanti a quelli della collettività.
Una situazione che rispecchia quello che attualmente avviene anche a livello politico ed economico. Anche perché la classe dirigente è sempre la stessa in tutti i casi.

La Lega si slega e il 5 Stelle va alle stelle

Pietro segnala che nel nuovo manifesto della Lega è in atto un tentativo di cambiare pelle, con l'invito all'abbandono della politica xenofoba che da fin dall'inizio ha caratterizzato questo movimento. Un cambiamento a quanto pare approvato da Maroni. E pensare che fino a qualche settimana fa l'ex-ministro dell'Interno rivendicava ancora la politica dei respingimenti (nonostante fosse stata condannata dalla Corte dei Diritti Umani di Strasburgo). Chissà se vedremo anche Salvini cantare "Funiculì funiculà" oppure Gentilini adottare bambini rom...
Questo tentativo dimostra come la Lega, travolta dagli scandali (dall'Alpe a Sicilia: almeno in questo ha unito l'Italia), sia in grave difficoltà: anche se effettivamente è azzardato darla per finita, le tensioni all'interno sono palesi, e non sorprenderebbe se si avviasse una scissione interna (e sarebbe il colmo se il sogno secessione si coronasse così). Non è un caso quindi che i sondaggi la diano in netto calo.
Sondaggi che invece premiano Grillo e il suo Movimento 5 Stelle: un fatto che getta nel panico il centrosinistra, che vede il pericolo del dilagare di una populista antipolitica, ma anche il rischio di un'emorragia di voti che potrebbe influire sul risultato finale (come già accaduto in Piemonte e Molise).
Il problema però è che l'avanzata di Grillo corrisponde al fallimento dei partiti tradizionali: più loro stanno fermi e non danno risposte concrete, più danno fiato al comico genovese. Dietro il Movimento 5 Stelle ci sarà anche del qualunquismo, ma guai a liquidarlo con disprezzo: al suo interno ci sono forze e giovani provenienti dalla società civile, delusi dalla politica e che avanzano richieste in alcuni casi condivisibili. Noi da tempo diciamo che forse sarebbe il caso quanto meno di ascoltare e capire (rispondendo con i fatti), e soprattutto di non sottovalutare le spinte di questo Movimento. Questo errore è già stato commesso in passato, proprio con Bossi e la Lega.

Parigi val bene una sedia

Dai Formigoni, libera la sedia e fatti un altro viaggio a Parigi.

Coltivare il futuro

C'è un piano di politiche agricole in Regione Lombardia? E come si interfacciano con le norme comunitarie? Sono in grado di fare fronte al fenomeno del mercato globale? Sono alcuni dei temi che saranno trattati oggi a Lodi dalle ore 17.00 nel convegno "Quale futuro per le imprese agricole lombarde?", organizzato dal Gruppo Consiliare PD.

domenica 15 aprile 2012

I soldi dei partiti

La Lega rinuncia alla rata dei rimborsi elettorali. Evidentemente i lavori di ristrutturazione a casa Bossi sono finiti.
Battute a parte, i finanziamenti pubblici ai partiti sembrano costituire la fonte di sopravivvenza per le forze politiche, e non è così semplice farne a meno. Le ultime dichiarazioni di Antonio Misiani, tesoriere del PD, poi sono piuttosto emblematiche a riguardo: il partito ha necessità della prossima rata per potere sanare i propri conti. Da qui si comprende la riluttanza di Bersani a cancellare la norma del finanziamento pubblico ( e non si comprende invece, se c'erano queste difficoltà, il mancato controllo alle casse della Margherita).
Ma qualcosa va comunque fatta, anche per dare un segnale ai cittadini, proprio per non dare spazio all'aria di antipolitica che tutti temono.
Innazitutto vanno evitati costi eccessivi e non motivati, come i "monogruppi" dei Consigli regionali.
Se poi il timore è che senza i finanziamenti pubblici ci sia il rischio che la politica diventi appannaggio solo per il "noto miliardario padrone delle TV" o comunque di chi dispone di grandi patrimoni, si potrebbe pensare ad un tetto di spesa per le campagne elettorali, a rendere gratuiti gli spazi TV e mettere mano, una volta per tutte, ad una legge sul conflitto di interessi.
Per il momento gli accordi tra PD, Pdl e Udc prevedono norme su una maggiore trasparenza dei bilanci tramite il controllo di un'apposita commissione e sanzioni severe per chi trasgredisce. Inoltre, è stato programmato un dimezzamento graduale dei rimborsi elettorali da qui a 3-4 anni, che ci pone sulla linea di altri Paesi europei. E' qualcosa, ma si può fare di più e meglio.

Il molto onorevole sciur Hu

Da Porta Ticinese a Porta Cinese, si potrebbe dire: a Milano tra i primi dieci cognomi registrati all'anagrafe del Comune, ben tre sono di chiara provenienza cinese, e dopo Rossi al secondo posto compare l'orientale Hu, davanti al "milanesissimo" Brambilla, solo ottavo.
"I dati anagrafici dimostrano come Milano stia cambiando sul piano etnico e sociale" spiega l'assessore Benelli.
Un altro motivo in più per bocciare una stupida iniziativa come la "legge Harlem", proposta da Lega e Pdl in Regione Lombardia.

sabato 14 aprile 2012

Piazza della Loggia: pagano le vittime

Dopo 38 anni, nessun colpevole per la strage di Piazza della Loggia a Brescia, dove morirono 8 persone. E come non bastasse, le parti civili (tra cui i familiari delle vittime) sono state condannate a pagare le spese processuali. Se questa è giustizia...

Update: Mario Monti, in pieno accordo con il Presidente Napolitano, ha deciso che sarà il governo a pagare le spese processuali a carico dei familiari delle vittime.