giovedì 10 novembre 2011

Armi libere, cemento selvaggio. E il resto è mancia!

Il maxiemendamento è l'ultimo colpo di coda di un governo scellerato, attento agli interessi della casta e delle cricche.
Ecco allora, inserita l'abrogazione del Catalogo nazionale delle armi comuni da sparo, che rischia di trasformare il nostro paese in un pericolosissimo Far West; la vendita dei terreni agricoli dismessi dello Stato (che doveva servire a rilanciare l'agricoltura) nasconde invece il rischio di ulteriore consumo del territorio, perché è prevista la possibilità di cambiare destinazione urbanistica 5 anni dopo l'acquisto, con cemento quindi a tutto spiano. E infine, dopo aver favorito le lobbies di armi e cemento, non poteva mancare un regalino alla "casta": il rifinanziamento con ben 150 milioni della "legge mancia", in base alla quale i fondi sono decisi dai parlamentari per i loro collegi.
Meno male che è finita!