mercoledì 24 agosto 2011

La Padania delle baby-pensioni

Si parla tanto delle pensioni d'oro dei politici, ma vi ricordate le baby-pensioni? Sono quelle che sono state concesse a cavallo tra gli anni '70 e '80 anche a chi aveva appena 14 anni di contributi, con una retribuzione a volte perfino pari al triplo della cifra versata con i contributi. A usufruirne furono centinaia di migliaia di dipendenti pubblici. Oggi sono mezzo milione e passa, che costano allo Stato circa 10 miliardi di euro l’anno.
Difficile da raccontare ai giovani, che dopo le ultime riforme dovranno lavorare fino a quasi 70 anni e avranno una pensione che se va bene sarà pari al 60% della retribuzione. Ma la cosa curiosa è che a godere di questo regalo di "Roma ladrona" è la "Padania", visto che il 65% dei baby-pensionati risiede al Nord. E tra questi privilegiati ci sono Manuela Marrone, moglie di Umberto Bossi, che in pensione ci è andata quando aveva 39 anni, e l'europarlamentare leghista Francesco Speroni, uno dei fedelissimi del "Senatur".
Sarà per questo che la Lega si oppone così strenuamente alla riforma delle pensioni?