martedì 26 luglio 2011

Missioni all'estero. E in Italia?

Oggi al Senato si vota il decreto legge per il rifinanziamento delle missioni militari all'estero, tra cui quella in Afghanistan, dove ieri è rimasto ucciso un altro dei nostri soldati.
La Lega, pur dichiarandosi contraria, voterà a favore. A quanto pare solo l'Idv voterà contro il rifinanziamento. Abbandonare quel Paese ora potrebbe significare un disastro per la sua popolazione. Però, a distanza ormai di 10 anni non abbiamo assistito a grandi progressi. Per cui la domanda è: rimaniamo pure, ma non è che conviene cercare altre vie rispetto alla strategia fin qui adottata?
Ci chiediamo poi se il finanziamento riguarderà solo le nostre truppe impegnate all'estero o anche i soldati impiegati nelle strade delle grandi città come Milano per l'operazione "Strade Sicure". Alcuni di loro infatti si sono rivolti ad un avvocato per tutelare la propria immagine e i propri diritti, denunciando la miseria operativa in cui sono costretti a prestare servizio: abbandonati a se stessi; a far la guardia al nulla; soffitti ammuffiti e bagni inguardabili, con a disposizione pochissime docce, rotte e insufficienti per tutte le unità; costretti a percorrere a piedi anche 2 chilometri senza mezzi e chi vuole servirsi dell'autobus deve pagarsi il biglietto di tasca propria; equipaggiamento inadeguato e jeep scassate; impossibilità di utilizzare il bagno duranti i turni di pattuglia e guardia; razioni d'acqua fornite con il contagocce. Il tutto nelle più totali disorganizzazione e insensatezza.
Più che impossibile, questa missione sembra davvero improbabile.