venerdì 24 giugno 2011

Gli sprechi della destra e i tagli alla politica chiesti dal PD

Domenica scorsa a Pontida Bossi ha prima invocato tagli ai costi della politica, e poi elogiato l’apertura della Scuola di magistratura a Bergamo. Ebbene, una cosa contrasta con l'altra, visto che la struttura, voluta dal ministro leghista della giustizia Castelli nel 2006, non è ancora partita (nonostante 2 inaugurazioni), però costa ogni anno circa 500.000 euro di affitto per dei locali vuoti.
C'è da dire che in fatto di opere incompiute a cui fanno da contraltare enormi sprechi, la destra è comunque insuperabile, e il simbolo di questa perversa inclinazione rimarrà senz'altro il Ponte sullo Stretto (voluto e votato proprio da Pdl e Lega): 250 milioni di euro spesi per un'opera annunciata come una grande rivoluzione, ma che, a quanto pare, non si farà più.
Il Partito Democratico nel frattempo bada al sodo e pensa ai problemi reali, presentando un ordine del giorno per l'abolizione della pensione vitalizia dei parlamentari: una proposta concreta che mira ad equiparare i costi della politica italiana con quelli europei e tagliare molti dei 125 milioni che rappresentano il bilancio che è stato predisposto dai deputati questori per questo anno. Ed è da almeno 2 anni che sempre il PD ha chiesto la riduzione dei parlamentari: una richiesta finora rimasta inascoltata da chi poi va sul "pratone" a cianciare di tagli alla politica.