lunedì 27 giugno 2011

Chiamate lo psichiatra

Se la bozza di riforma fiscale allo studio del governo, fosse quella delle indiscrezioni di stampa che circolano in queste ore, saremmo pienamente d'accordo con l'on. Crosetto.
Come abbiamo già spiegato, portare a 3 le aliquote Irpef e aumentare di 1 punto l'IVA, è una scelta assolutamente insensata e illogica. Infatti, se si aumenta l’Iva, chi già evade ringrazia perché continua a non pagare, mentre il peso della riforma cadrà sui consumatori che non potranno scaricarla. Oltretutto, aumentando l’Iva sul lavoro le tariffe si adegueranno e di conseguenza caleranno ancora di più consumi. Portare a 3 le aliquote Irpef (al 20, 30 e 40%), invece, finirà per essere un favore solo ai ceti più alti. Infatti, attualmente l’aliquota sopra i 75.000 euro è del 43%: quindi con la proposta di Tremonti viene concesso ai redditi più alti un regalo del 3%. Con manovre di questo genere possiamo scordarci lo sviluppo del Paese: qui si vuole davvero «fare saltare il banco».