lunedì 9 maggio 2011

A Varese un bel buco nell'acqua

1,5 milioni di euro di passivo, di cui 500mila solo per la piscina e in soli tre mesi: è l'ammontare del debito accumulato da Aspem Reti durante la giunta uscente Fontana. E siccome Aspem è una società partecipata al 100% dal Comune, il debito ricadrà sui varesini.
Ma la cosa più grave è che il sindaco Fontana, nonostante una commissione di inchiesta istituita a livello comunale che ha lavorato un anno su questo tema, ha preferito prorogare a dopo le elezioni la relazione da presentare alla città, che doveva spiegare il perché di questo buco, mentre (nel più classico spirito di spartizione delle poltrone) è stato respinto l'azzeramento del cda della società (presidente Ciro Calemme, esponente Pdl) con il voto contrario di Lega e Pdl.
Il PD ed il centrosinistra di Varese, denunciano perciò «una mancanza di trasparenza di cui chiediamo conto». E la candidata sindaca Luisa Oprandi, aggiunge: «La trasparenza è un punto chiave del mio programma. Se vinciamo, azzeriamo tutti i consigli di amministrazioni delle società partecipate. In questo modo potremo procedere a nominare i nuovi membri in base al merito e non ad altro».
E come dice il giovane candidato PD al Consiglio comunale Andrea Civati: «Dopo gli 800mila euro regalati alla Bosina, gli 8milioni e mezzo spesi a fondo perduto nella funicolare, ecco l'ennesima dimostrazione che questa giunta è assolutamente incapace di amministrare».