sabato 28 maggio 2011

Fontana a caduta

Ultimo comizio del sindaco uscente Fontana (nella foto) ieri sera a Varese. Ospiti della serata, i big della Lega: Bossi, Calderoli, Reguzzoni e Giorgetti, Maroni, Cota. Big che si presentano sempre in vista delle elezioni, promettono e poi niente fanno per Varese. E anche ieri sera si sono cimentati in quello che gli riesce meglio: magnare.
L'occasione per Fontana era comunque quella di presentare ai cittadini quanto fatto a Varese e quanto intende fare in futuro in caso di vittoria. Ebbene, le sue argomentazioni si sono incentrate su questo: “Non possiamo neanche lontanamente pensare di consegnare la nostra bella Varese alla sinistra, loro vogliono costruire una nuova moschea e pensano che la sicurezza si possa ottenere con il dialogo invece che con gli strumenti della repressione dei reati”.
Nulla di concreto: d'altra parte, non poteva certo parlare della passata amministrazione senza citare i fallimenti della sua giunta (il buco di Aspem Reti, la funicolare che è rimasta abbandonata, la sicurezza tanto sbandierata ma che in certe zone di Varese non esiste, i mondiali di ciclismo che invece di rilanciare Varese hanno rilanciato i palazzinari ecc.); così come non poteva nemmeno parlare del futuro, perché le proposte del suo programma sono le stesse di quello di 5 anni fa: progetti e iniziative che non è riuscito a portare a termine (vedi, ad esempio, l'unificazione delle 2 stazioni o il nuovo teatro o anche cose più semplici come il bike-sharing).
Più facile quindi per lui buttarsi sull'insulto e sulle bugie, sulle strumentalizzazioni e sulla vuota demagogia, come hanno fatto a Milano: lì non ha pagato (anzi), la stessa cosa accadrà a Varese.
Meglio lo stile di Luisa Oprandi: critico ma propositivo, aperto al dialogo e al domani. Lo stile di una sindaca vicina alla gente e lontana dai palazzi, che tutti i varesini sapranno apprezzare e meritano. Anche perché una sua vittoria garantirebbe in Consiglio comunale una maggiore presenza di donne e giovani. E questo è già un segnale di cambiamento.