lunedì 30 maggio 2011

Confindustria scende in piazza e forse in campo

Nei giorni scorsi all'Assemblea di Confindustria Emma Marcegaglia (nella foto) ha criticato pesantemente la politica italiana (maggioranza e opposizione) di non occuparsi della crescita, e che l'Italia ha perso 10 anni. Ecco, nulla da eccepire sul discorso della Presidente di Confindustria, tranne che l'immobilismo e l'arretramento che ha il nostro Paese ha dovuto subire vengono anche dai demeriti della classe imprenditoriale, che non si è opposta a questo sistema bloccato, dove contano i privilegi e non i meriti (anzi, lo ha favorito traendone vantaggi), e che poco ha fatto negli investimenti per la ricerca o la creazione di nuovi posti di lavoro. Ricordiamoci poi chi fino allo scorso anno appoggiava palesemente Berlusconi, credendo alle sue promesse di riforme e accontentandosi di qualche appalto distribuito con estrema generosità (vedi ad esempio La Maddalena, vero Emma?). Per cui, va bene protestare, ma attenzione a non riflettere sui propri errori e a fare di tutta un'erba un fascio: al G8 a parlare di "giudici di sinistra", anziché economia o problemi reali, non c'era l'opposizione...