mercoledì 30 marzo 2011

L'isola del fumoso

Berlusconi sbarca a Lampedusa e si cimenta in un nuovo show. Una serie di promesse, sulla falsariga di Napoli con i rifiuti e L'Aquila per il terremoto.
"Ripulita" l'isola dai tunisini (gli stessi che qualche anno fa aveva invitato in Italia, promettendogli casa-lavoro-scuola), ne vuole fare una zona franca, per le tasse e anche per l'edilizia selvaggia. E perché no, magari anche per la giustizia (visto che ad accompagnarlo c'era Angelino).
Intanto annuncia l'apertura di un casinò. Ma con o senza accento finale? Perché, avendo appena comprato una villa (per sentirsi ancor di più "lampedusano"), magari potrebbe farci la sua nuova sede di festini a base di "bunga-bunga": l'amico Gheddafi è lì ad uno sputo, e potrebbe ospitarlo in caso di esilio. Giusto per non fargli sentire nostalgia a stare troppo lontano dalla sua Africa.