venerdì 18 marzo 2011

Governo e nucleare: riflessione o specchio per le allodole?

Il governo pare voglia fare retromarcia sul nucleare in Italia. Ora tutti (ma proprio tutti: esponenti del governo, presidenti di forum, commissioni e agenzie), anche coloro che sembravano i più irremovibili all'indomani della tragedia giapponese, pare vogliano RIFLETTERCI sopra. Tutti hanno in bocca la stessa parola: RIFLESSIONE.
Poi però, in un fuori onda, senti dal ministro dell'Ambiente queste parole: "E' finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate. Bisogna uscirne ma in maniera soft. Ora non dobbiamo fare nulla, si decide tra un mese".
E come non bastasse, nonostante sia stato annunciato, sempre dal governo, che le centrali nucleari saranno costruite SOLO nelle regioni che si dichiareranno favorevoli ad ospitarle, si scopre che invece la maggioranza ha fatto approvare in Parlamento una legge che dice l'esatto opposto: "cioè la possibilità di costruire centrali nucleari e depositi radioattivi anche con un atto di forza, contro il parere degli enti locali".
Ecco: al governo non importa nulla della nostra sicurezza e del futuro del Paese. Ciò che gli sta a cuore sono i nostri voti ed il proprio presente.
Passate le elezioni, torneranno infatti a farsi sotto con il nucleare, con il loro consueto atteggiamento arrogante, infischiandosene delle proteste della gente.
Perciò il 12 e 13 giugno diamo un segnale: VOTIAMO CONTRO questa gente truffaldina ed indegna di rappresentarci. E completiamo l'opera quando si voteranno i referendum (ricordando che oltre al nucleare, ci sono in ballo l'acqua pubblica e l'impunità per Berlusconi).
Altro che "onda emotiva": trasformiamo i nostri voti in uno tsunami per cancellare questo governo e ripulire l'Italia.