lunedì 21 febbraio 2011

L'Italia nella stretta tra Africa ed Europa

Continua l'effetto domino nel Maghreb: dopo Ben Alì e Mubarak è l'ora di Gheddafi.
Cadute che avranno di sicuro ripercussioni in Italia sul fronte immigrazione: a Lampedusa è già emergenza da giorni. Ora i manifesti "Abbiamo fermato l'invasione" verranno ripiegati e riposti nei fondi dei cassetti. Tutto questo a causa di una politica estera totalmente fallimentare che ha blandito i regimi e privilegiato rapporti amichevoli con dei veri dittatori. Ed il nuovo governo della Tunisia ci ha già dato un assaggio di ciò che ci aspetta.
Ed ora ci tocca chiedere aiuto alla UE, quell'Europa che prima non abbiamo mai voluto coinvolgere ed a cui abbiamo sempre risposto in maniera arrogante quando criticava la nostra politica dei respingimenti. E che adesso ci farà purgare quell'arroganza.
I nodi stanno venendo al pettine, e il governo è sempre più alle strette.
Intanto Berlusconi non vuole disturbare nessuno: pensa solo a scappare dai processi. A questo punto sarebbe il caso che il disturbo lo togliesse proprio.
Update: i ministri degli Esteri dei 27 Paesi UE lavorano a un documento di condanna per le violenze sui civili perpetuate in questi giorni da Gheddafi. Ma Frattini ed il governo italiano si oppongono: troppo compromessi. Altra bella figura...