mercoledì 15 dicembre 2010

Yellow bloc

Tutta la nostra solidarietà all'agente della Guardia di Finanza nella foto, che è stato ferito ieri negli ignobili disordini scoppiati a Roma e causati dai black bloc. Però la persona mascherata che lo aiuta a rialzarsi ed il personaggio con il giubbotto avana, che impugna un manganello che sembra d'ordinanza, qualche perplessità l'hanno destata: chi sono?

Update: la persona con il giubbotto avana a quanto pare è un minorenne (estremista di sinistra) con precedenti per rissa e resistenza a pubblico ufficiale. Nulla si sa invece dell'uomo che soccorre il finanziere aggredito.
Per chiarire: gli "infiltrati" sono uno strumento che le forze dell'ordine utilizzano da sempre per contrastare formazioni terroristiche e della malavita organizzata. Servono per carpire informazioni e risalire ai vertici di queste organizzazioni e smantellarle. Ma un infiltrato rimane pur sempre un uomo della legge, ed agisce sempre in quanto tale (ma che lo dico a fare?).
Alla manifestazione di martedì probabilmente saranno stati presenti agenti in borghese. Ma non sono stati certo loro a dare il via alle violenze di una manifestazione che si era svolta, per quasi tutta la sua durata, in maniera pacifica e civile.
I così detti "provocatori" sono poi risultati, anche dagli arresti, "ultrà e borgatari, ragazzi dai 18 ai 25 anni, con alle spalle qualche anno di esperienza per scontri allo stadio o risse nei quartieri di borgata di Roma e Napoli." Gente a cui della riforma Gelmini, della scuola e della politica interessa ben poco: l'unico scopo è creare disordini e violenze. Quello che ci si chiede è: questi teppisti, come probabile, hanno agito di loro spontanea iniziativa o invece dietro c'era una regia a guidarli, visto come erano organizzati?
Facciamo poi un'amara considerazione: ma se chi ci rappresenta in Parlamento, e quindi dovrebbe essere d'esempio, si azzuffa in risse al Senato o alla Camera, come si può pretendere poi che i ragazzi si comportino in maniera diversa?
Inoltre: anziché creare "zone rosse", non sarebbe stato opportuno "sigillare" il corteo come in altre occasioni, evitando di lasciare sul suo percorso attrezzi da lavoro, negozi e bar aperti? Non erano prevedibili questi incidenti?
Chiudiamo con un appello:
- il 20, il 21 ed il 22 dicembre sono annunciate altre manifestazioni per la scuola. Ci appelliamo agli studenti affinché non solo rinuncino a creare incidenti, ma anche ad isolare i violenti e segnalarli.