venerdì 10 dicembre 2010

In piazza perché









Per il lavoro come diritto oltre che dovere, per la scuola aperta e garantita a tutti, per i giovani che devono avere solo certezze e non precarietà, per i servizi che funzionano, per una giustizia equa e dai tempi rapidi, per la famiglia che deve crescere, per l'immigrazione come risorsa e non minaccia, per la cultura come bene indispensabile, per le imprese che resistono alla crisi, per il merito e non per la cricca, per le mafie fuori dallo Stato, per oggi e per domani, per rinnovare l'Italia, per cambiare il Paese in meglio.
Per questi e tanti altri perché, tutti a Roma l'11 dicembre.