giovedì 18 novembre 2010

Una scuola di cartapesta per la Gelmini

La visita di Mariastella Gelmini all'istituto Ipc Falcone di Gallarate di settimana scorsa, sembrava essere stato un trionfo, con la ministra che non aveva subito contestazioni e che aveva elogiato entusiasticamente la struttura visitata come «Una scuola bella e innovativa sotto ogni punto di vista». Ebbene, oggi si scopre, attraverso una lettera di alcuni insegnanti dell'Istituto, che è stato tutto artificiosamente costruito ad arte.
Innanzitutto la visita del ministro è stata annunciata all'ultimo anche ai mezzi di informazione, proprio per evitare contestazioni dall'esterno. Inoltre, a docenti e studenti ritenuti "non allineati" è stato vietato partecipare alla cerimonia. Non solo: nella scuola semideserta, il ministro era circondato da un manipolo di studenti/fotografi e cuochi accuratamente selezionati secondo precisi criteri. Tocco finale: la comparsa di una maestrina che si affanna a spiegare l’uso della LIM (Lavagna Interattiva Multimediale), portata sul posto solo per quella occasione.
Come non bastasse, si scopre, attraverso la denuncia degli studenti, che la scuola in questione non è poi questo "gioiello di architettura scolastica", come lo aveva definito la Gelmini. Infatti i problemi presenti sono diversi: spazi troppo piccoli, guasti, bagno per i disabili è sempre fuori uso, piccoli crolli e perfino allagamenti.
Un evento, quindi, intriso di falsità e fallimento: la sintesi della politica della Gelmini.