lunedì 15 novembre 2010

Milano, effetto Pisapia: il PD si porta via?

Le primarie del centrosinistra di Milano hanno sancito la vittoria, per il ruolo di candidato sindaco, dell’avvocato Giuliano Pisapia, sostenuto dalla sinistra radicale, e bocciato invece Stefano Boeri, scelto dal PD. Un risultato che porta alla mente le primarie pugliesi (che videro la vittoria di Vendola), ed un bello schiaffo per i dirigenti del PD Lombardo, che hanno rimesso il loro mandato.
Maurizio Martina e Roberto Cornelli, segretari regionale e metropolitano, e Pierfrancesco Majorino, capogruppo a Palazzo Marino, si sentono infatti responsabili non solo della bocciatura di Stefano Boeri (che era oltretutto un candidato più che credibile), ma anche della bassa affluenza: 67mila votanti contro gli 82mila delle primarie del 2006, quando si sperava addirittura di toccare i 100mila.
Due considerazioni: con le primarie, vince ancora e comunque la democrazia che parte dal basso.
La vittoria di Pisapia poi non è comunque una sorpresa. E sbaglia chi pensa che l'avvocato ex-Rifondazione non sarà in grado di calamitare il voto del centro moderato: intanto, in queste primarie, ha avuto l'appoggio della maggior parte della “borghesia illuminata” di Milano (come dimostra l'esultanza di Gad Lerner).
Il PD deve piuttosto riflettere sul fatto che fa davvero fatica a convincere ed unire l'intera area riformista (segno evidente di una carenza di egemonia culturale), e soprattutto non deve più manifestare incertezze e ritardi: Pisapia, ad esempio, è stato il primo a candidarsi, mesi prima rispetto a Boeri.
Mancanze queste che disorientano l'elettorato e provocano dispersioni di voto (come dimostra la scarsa affluenza in queste primarie a Milano, ma anche la perdita di voti tra elezioni europee 2009 e regionali 2010). E di questo passo le primarie, lanciate come strumento proprio per differenziare il PD dagli altri partiti ed accrescere così il suo appeal, rischiano di diventare un'arma a doppio taglio. La lezione delle primarie di Milano servano quindi da spunto per rigenerare il Partito, che deve snellirsi come apparato ed aprirsi ulteriormente all'esterno.
Intanto, come ha fatto Stefano Boeri, primo a congratularsi subito dopo l'ufficializzazione dei risultati (nella foto), facciamo i complimenti ed i migliori auguri a Giuliano Pisapia, personaggio carismatico e politico capace. L'obiettivo ora è un centrosinistra unito che deve appoggiarlo con tutte le forze per battere Letizia Moratti e cancellare così il degrado, culturale-economico-ambientale-sociale e (soprattutto) morale, a cui è stata portata Milano negli ultimi anni.