venerdì 17 settembre 2010

PRIMA LE PERSONE, POI LE BANDIERE

Riceviamo e pubblichiamo:

Baroffio ha capito “Roma per toma.” Lo scorso mese di agosto c’è stato un botta e risposta tra il sindaco Baroffio e il nostro consigliere Vincenzo Orlandino. Nella sua risposta Baroffio ha male interpretato la frase “Che il momento fosse difficile i Vedanesi se ne sono accorti da quasi due anni. Eppure il sindaco sembra accorgersene soltanto adesso.” Vincenzo si riferiva alla crisi economica che ha comportato licenziamenti e cassa integrazione nonostante il governo Berlusconi fingesse di non accorgersene.
Merita degna risposta l’attribuzione da parte di Baroffio della responsabilità della precedente amministrazione di Progetto Popolare a Vedano Progresso, dato che in entrambe le liste civiche vi fosse la presenza di iscritti al Partito Democratico.
Essendo avvocato, Baroffio dovrebbe sapere che la responsabilità delle azioni delle persone dal punto di vista legale, ma ovviamente anche morale, è individuale.
Solo chi non vuole riconoscere la propria si nasconde dietro una bandiera.
Il PD è fatto di persone, con i propri valori e le proprie idee, liberi, in un partito che si basa appunto sulla democrazia, di esprimerle e metterle in atto. A Vedano persone iscritte al PD trovano altre persone con idee e valori simili alle loro in due liste diverse: c’è chi è più vicino all’altra lista, chi meno, chi per niente; c’è chi, invece, come il sottoscritto lavora perché ci siano dei punti di incontro nell’interesse esclusivo della collettività.
Per quanto riguarda Vedano Progresso, riteniamo che più che sventolare questa o quella bandiera, occorra dare priorità agli interessi dei Vedanesi, soprattutto i più deboli (bambini, anziani, ragazzi, pensionati, lavoratori, famiglie), far crescere una Vedano giusta, solidale e tollerante.
La giunta Baroffio? Continuano a sventolare il loro bandierone, quello che gli ha fatto vincere le elezioni, nonostante, cifre alla mano, solo metà degli elettori di Lega-pdl aveva votato per la loro lista. Questo perché l’alleanza di centrodestra non è stata costruita con la partecipazione dei Vedanesi, ma nelle stanze del potere, probabilmente fuori Vedano.
La campagna elettorale per le comunali è finita da un pezzo e adesso è il tempo di rimboccarsi le maniche, non di sventolare bandiere. Sia nella Lega che nel pdl, la libertà, la diversità di opinione, non sono tollerate, dato che sono partiti centralisti e oligarchici, monoliti piramidali con al vertice Bossi da una parte il signor B. dall’altra. Lo sanno bene Vallino e Battistella, scappati dalla lega. Lo sanno alcuni consiglieri di Malnate, anche loro dissociati dal carroccio. Lo sa bene Fini cacciato malamente quando ha detto basta alle leggi ad personam.
Baroffio? Lui è, o almeno era sicuramente fino a maggio, presidente dell’associazione “Terra insubre”. Il consiglio federale della Lega Nord ha sancito l’incompatibilità tra la tessera di questa associazione e quella del movimento. Bossi, con il suo stile, a Pontida non ha perso occasione per “Ci sono ancora quegli squallidi personaggi che hanno un'associazione culturale. In realtà cercano continuamente di entrare nella Lega e di infangarla. Ma come, prima dici che ho tradito e poi chiedi posti nella Lega?”.
La giunta Baroffio? Sicuramente ha bisogno ancora del bandierone, anzi due, per coprire la propria inadeguatezza.
Quello che mi preoccupa, oltre alle evidenti lacune, è che per loro vengano prima gli interessi del bandierone e dopo, molto dopo, quelli dei Vedanesi.

Rolando Lucioni – lista Vedano Progresso - Centrosinistra,
membro del circolo PD Vedano,
ma, prima di tutto, Vedanese


Personalmente aggiungo che il sindaco Baroffio, così solerte a ricordare ad altri l'appartenenza a questo o quel partito e dei loro eventuali rapporti, dovrebbe ricordare ai suoi che il famigerato pavé di via I° Maggio (di cui si attribuisce la sconfitta di Progetto Popolare nelle ultime elezioni anche nell'ultimo "Informatore Comunale") è stato approvato in Consiglio Comunale senza essere osteggiato dal suo gruppo, visto che l'unico ad opporsi fu Paolo Salmoiraghi di Vedano Progresso. Non solo: ad avallare tutto fu poi la Provincia, che non mi pare sia a guida PD. Eppure il sindaco (allora difensore civico) si occupò della vicenda, e dovrebbe quindi saperlo bene. Diciamo che è stato doppiamente distratto: come avvocato e come politico. Forse le vicende legate alla diatriba tra il suo partito e la sua associazione lo avranno turbato...
Un consiglio allora: lasci stare le congetture da salotti della politica e le fantasie celtiche, e si concentri su Vedano Olona. Perché è stato votato per amministrare, e non per criticare, (in maniera impropria), le giunte passate. E avendo sentito da lui anche parole equilibrate, ci aspettiamo ben altro.