lunedì 23 agosto 2010

Fermiamo la barbarie

Si chiama Sakineh Mohammadi-Ashtiani. E' iraniana, ed è stata condannata a morte nel suo paese per lapidazione, accusata di adulterio e complicità nell'omicidio del marito.
Che Sakineh sia colpevole o meno, bisogna porre fine a questo genere di castighi iniqui e barbari, il cui vero scopo non è fare giustizia, ma privare la figura femminile non solo della vita ma anche del rispetto della dignità e della libertà. Oltre che per la vicenda delle centrali nucleari, l'Iran dovrebbe essere sanzionato con l'embargo per queste barbarie che ledono i diritti umani.
Qui l'appello da firmare per dire NO alla lapidazione di Sakineh.