lunedì 14 giugno 2010

Viva Verdi

In epoca risorgimentale era l'acronimo con cui i patrioti italiani inneggiavano a Vittorio Emanuele re di Italia. Oggi invece, visto quanto accaduto a Vedelago, pare che per i leghisti "Viva Verdi" sia un'acclamazione con un doppio indirizzo: per il grande maestro della musica italiana e per se stessi.

P.S.: di Vedelago avevamo parlato in passato nel nostro blog, in riferimento al suo efficientissimo centro di riciclo dei rifiuti. Ecco, non avremmo mai immaginato che un giorno lì sarebbe stato rifiutato l'inno di Mameli per essere riciclato con il "Va' pensiero" di Verdi.

P.S./2: Il governatore Zaia, visto che era in vena di rifiuti, avrebbe fatto meglio ad approfittare dell'occasione per una visita al centro riciclo, per rendersi conto dei grandi vantaggi che offre (sia in termini di ambiente che di occupazione) e pensare così a creare altri punti di questo genere nel Veneto: è con i fatti concreti, che si risolvono i problemi reali della gente.

P.S./3: il Pdl, da Berlusconi fino all'ultimo dei suoi fidati ministri, faranno tanto gli indignati, con vuote dichiarazioni, ma poi si fermeranno lì, facendo finta di niente, fino alla prossima provocazione. E così via.