mercoledì 7 aprile 2010

Maladolescenza

Ce n'eravamo scordati. E' successo circa un anno fa: 2 ragazzi che ammazzano un loro amico e lo seppelliscono in giardino. A ricordarcelo l'udienza preliminare che settimana scorsa si è tenuta a Varese.
E a ricordarci di tenere sempre alta la guardia, anche il fatto increscioso di Salò, che ha visto un abuso sessuale commesso in un'aula delle scuole medie da 3 alunni su una loro compagna.
Dietro a queste vicende si celano spesso disagi familiari e sociali, ma il fatto è che i nostri ragazzi sono sempre più preda di un tritacarne mediatico che impone loro modelli di vita esasperati.
La vita quindi diventa un videogame, e gli amici avversari da abbattere; non si dà più nessun valore al sentimento, ed il sesso diventa merce di scambio; le bravate vengono fatte per finire su YouTube, senza pensare alle conseguenze, rischiando l'incolumità propria e altrui per 5 minuti di visibilità; trasmissioni dementi come "Amici" o "Il Grande Fratello" ti invitano a soggiogare il prossimo, a rimanere ignorante, ad insultare gridando.
E alla fine, tutti questi ragazzi, sono vittime. Anche chi, fra loro, sbaglia e fa del male.