venerdì 30 aprile 2010

Consiglio comunale di Vedano Olona: tra contraddizioni e omogeneizzati

Che dire dell'ultimo consiglio comunale tenutosi ieri sera?
- L'asilo nido di Vedano ha un bilancio passivo di 200.000 euro: grande scandalo! Salvo poi scoprire che chi si stracciava le vesti era assessore in un comune dove l'asilo nido ha un passivo ancora più pesante (si sarà confuso ancora del luogo in cui si trovava?)
- c'è la crisi, e allora alzo le tariffe (TARSU, rette asilo)
- se poi le alzo, per le rette dell'asilo i maggiori aumenti li faccio alle fasce più deboli (della serie: meno hai e più dai...)
- le rette dell'asilo sono come gli abbonamenti dei treni: infatti quando viaggi sulle Nord il personale ti accudisce dandoti la pappetta da mangiare e cambiandoti il pannolone
- se non lavori puoi tenerti il figlio anche a casa: d'altra parte l'asilo nido è un parcheggio, mica un luogo educativo e socializzante
- tagliamo i costi, però non gli stipendi della giunta, anche se per utilizzarli per progetti sociali, come il microcredito ed i voucher per il lavoro occasionale accessorio.
Queste ed altre le contraddizioni emerse nella riunione che ha sancito l'approvazione del bilancio e del piano delle opere pubbliche. Sperando così in futuro di non sentire lamentele e scambi di accuse a carico di chi ha amministrato prima...
Sul piano delle opere pubbliche non entriamo in merito più di tanto: diciamo che ci dispiace prendere atto che lo stabile Spech rimarrà ancora in condizioni di degrado.
Per quanto riguarda la situazione dell'asilo nido, parlare di "razionalizzazione di costi" di fronte alle esigenze dei bambini pare davvero sconcertante: i bambini non devono essere visti come un peso per la comunità, ma semmai come una risorsa per il futuro, su cui investire e non certo risparmiare. Forse qualcuno non se ne rende conto, ma dopo di noi ci saranno loro. E i correttivi apportati (servizi ridotti, rette aumentate) non andranno di certo a coprire il passivo della gestione del servizio, ma finiranno solo per incidere sul bilancio delle famiglie più in difficoltà.
Chiudiamo poi con una nota: nella critica al patto di stabilità (che di fatto penalizza anche il nostro comune), abbiamo appurato che per il nostro sindaco, con il suo partito al governo, non siamo più "schiavi", ma piuttosto "omogeneizzati" di Roma. Come dire: è un boccone amaro, ma se ci imbocca la Lega si può mandare giù.
Auhmm: buona la pappa!