lunedì 22 febbraio 2010

Berlusconi e la "degenerazione" dei politici cattolici del Pdl

Riprendendo l'appello del Cardinal Bertone "per una nuova generazione di politici cattolici", Silvio Berlusconi, intervenuto telefonicamente al convegno di Rete Italia (associazione politica legata al movimento "Comunione e Liberazione"), ha affermato che "il PD è sempre più estremista e laicista" mentre "i cattolici devono necessariamente guardare al Pdl". Tesi poi rafforzata dal governatore uscente della Lombardia Roberto Formigoni, secondo cui nel Pdl "c’è rispetto per i valori cattolici".
Strano: una volta un pluridivorziato come Berlusconi, che per di più anni fa aveva acconsentito a fare abortire la sua allora consorte, sarebbe stato come minimo scomunicato. Per non parlare poi del gossip legato alla vicenda delle "escort", che aveva suscitato le critiche del quotidiano cattolico "Avvenire" (che era costato il posto all'allora direttore Boffo). Adesso invece è il punto di riferimento dei "valori cattolici". Si vede che la crisi economica ha svalutato anche valori non terreni.
Il PD sarà comunque anche laico, ma i cattolici presenti al suo interno si comportano come tali e non hanno niente da farsi rimproverare. Ognuno si faccia quindi il suo bell'esame di coscienza, e i cattolici del Pdl riflettano bene.