domenica 22 novembre 2009

Controllo del vicinato: dal vigile di quartiere al cittadino vigile

La Regione Lombardia si arrende alla criminalità: forze dell'ordine, soldati e ronde non bastano, per cui, caro cittadino, arrangiati! Questa, di fatto, è la sintesi del progetto "controllo di vicinato" (vedi logo a fianco) lanciato dall’assessore regionale Stefano Maullu, del Pdl.
Progetto che prevede che i sindaci affidino direttamente ai cittadini, ma più ancora alle associazioni di categoria e agli amministratori di condominio, il compito di fare da sentinella nei quartieri delle città.
Sinceramente, a noi appare la solita proposta demagogica, che serve solo a far parlare, e che viene avanzata poi, guarda caso, in prossimità delle elezioni, giusto per accaparrarsi qualche voto.
Perché, se si ragiona a mente lucida, è come se l'assessore Maullu sconfessasse appunto l'operato del SUO governo in fatto di sicurezza. E poi, dove è finito il "vigile di quartiere"? Era una proposta chiave di qualche anno fa del centrodestra...
Il senso civico (perché di questo si tratta) dovrebbe già essere insito in ogni cittadino: affiggere loghi e cartelli per le vie della città non è altro che un sistema per scaricare sulle spalle della comunità i problemi legati alla sicurezza.
Problemi che si risolvono coinvolgendo sì i cittadini, ma non ci si può limitare SOLO a questo: nello stesso tempo bisogna intervenire in campo sociale e fornire risorse alle forze dell'ordine.
Perché, nel caso qualcuno sia testimone di un furto e segnali prontamente il misfatto, se non avviene un rapido intervento, può accadere questo.