sabato 1 agosto 2009

PD: congress in progress (7) - Tra griglie e graticole

Nella lunga corsa al Congresso PD, definita la griglia finale dei candidati ufficiali. Eccoli: Pierluigi Bersani, Dario Franceschini, Ignazio Marino e Amerigo Rutigliano.
Nei prossimi post presenteremo i singoli candidati e analizzeremo le loro mozioni, di cui ora forniamo i link dei rispettivi testi che potete scaricare:
Testo della mozione di Pierluigi Bersani
Testo della mozione di Dario Franceschini
Testo della mozione di Ignazio Marino
Testo della mozione di Amerigo Rutigliano.
La cerchia dunque si è ristretta a 4: Mario Adinolfi ha deciso di rinunciare, dando il proprio sostegno a Franceschini; Renato Nicolini non si è nemmeno presentato; Raffaele Calabretta non ha visto accolta la sua domanda, in quanto sprovvisto delle firme e dei requisiti richiesti; Beppe Grillo invece si è visto respinta addirittura la sua tessera. Un errore, a mio parere, quest'ultimo: partecipando alla corsa per la Segreteria, Grillo sarebbe stato obbligato al confronto, e così si sarebbero visti i suoi limiti, anche in termini di presentazione di proposte.
Abbiamo poi assistito a piccole quanto inutili schermaglie: le pagelle di Debora; lo sfogo di Rosy Bindi contro Francesco Rutelli; le accuse di "questione morale" a Ignazio Marino da parte de "Il Foglio", a cui lo stesso Marino ha prima replicato e poi addirittura contrattaccato.
Ma ci sono stati anche momenti e proposte di notevole interesse e che fanno ben sperare per il confronto che si terrà al Congresso. Innanzitutto i dati ufficiali relativi ai tesserati del PD: ben 820.607 iscritti! Che ci porta ad essere il primo partito d'Europa per numero di tessere. Poi il G1000, tenutosi a L'Aquila. E infine, da segnalare l'intervento di Massimo D'Alema alla Festa Democratica di Suzzara, in cui l'ex-premier ha dettato quelle che secondo lui dovrebbero essere le linee guida del Partito.
E' su questi toni e questi temi che il PD deve muoversi, se vuole acquisire un'aurea di credibilità come vera alternativa di governo. Bisogna alzare la discussione e proporre soluzioni, lasciando perdere le risse mediatiche vuote di contenuti. Soprattutto in un momento delicato come questo, per le vicende giudiziarie di Bari, che rischiano di distrarre il Partito e creare anche qualche tensione interna.
Aspettiamoci un'estate calda, e magari cerchiamo di affrontarla ristorandoci, divertendoci e tenendoci informati con i pasti, le bevande, la musica e le iniziative delle Feste Democratiche, sparse su tutto il territorio nazionale.
(Nella foto in alto: la "griglia" di "Schiranna in Festa")