giovedì 9 luglio 2009

Al G8 si decide il destino del mondo. Quando quello degli Aquilani?

L'Aquila è davvero una gran bella passerella: capi del governo e relative first ladies, premi Nobel e perfino star di Hollywood.
Ci si commuove, si promette, ci si scambia impressioni e complimenti.
Ma gli Aquilani, esclusi dall'evento e tenuti a fare da semplice coreografia allo show, continuano a rimanere nelle tende.
E giustamente non ne possono più di tutte queste chiacchiere e vorrebbero che fosse fatto qualcosa di concreto anche per loro.
"Yes, We Camp! per constatare che si sono persi inutilmente tre mesi: nessuna opera di ricostruzione, solo lavori per il G8.
Yes, We Camp! per denunciare il processo di devastazione ambientale e sociale del nostro territorio perpetrato mediante la localizzazione del piano C.A.S.E. Non vogliamo una grande new town diffusa!
Yes, We Camp! per informare tutto il mondo del processo di militarizzazione e confisca degli elementari diritti costituzionali nei campi: di informazione, di riunione, di espressione.
"