lunedì 5 gennaio 2009

Si infiamma il nodo Malpensa

L'atto vandalico alla sede della Lega di Gemonio è assolutamente deprecabile.
Qualcosa però mi dice che sarà difficile scoprire il responsabile.
E comunque questo episodio non deve distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica e della gente dal problema ora più impellente da risolvere: Malpensa.
Oggi l'ufficio politico della Lega si riunirà per mettere a punto un piano che salvi l'aeroporto di Malpensa dal ridimensionamento prospettato dall'alleanza della compagnia di bandiera con il colosso Air France-Klm.
Se davvero, come credo, la Lega tiene al nostro territorio, da questa riunione dovrà uscire una decisione su quale strada intraprendere per evitare la penalizzazione dell'aeroporto della brughiera.
E la scelta non potrà avvenire che tra queste opzioni:
• Lufthansa invece di AirFrance come partner straniero di CAI (ipotesi piuttosto impraticabile, tenendo conto dell'impegno economico e anche delle penali che Alitalia sarebbe chiamata a pagare per abbandonare l'alleanza internazionale Skyteam. Anche se Formigoni è più ottimista per questa soluzione)
• un rafforzamento della presenza di Lufthansa su Malpensa, compresa la gestione del traffico merci (difficile però che AirFrance accetti di dare il via libera ad un altro diretto concorrente al suo scalo di Parigi)
• liberalizzazione dei diritti di volo, aprendo le porte di Malpensa alle migliori compagnie internazionali (ipotesi già studiata dal governo Prodi, la più conveniente per l'aeroporto e anche la più praticabile, perché starebbe solo al governo prendere la decisione: e qui tocca alla Lega fare un bel pressing).
Ci auguriamo quindi che dalla riunione di oggi di Bossi e dei suoi arrivino risposte concrete per la Lombardia, e non inutili fiammate che fanno rumore ma non portano a niente.