lunedì 29 dicembre 2008

Un governo che non sa dove andare

Questo è il governo delle smentite e dei passi indietro. Dalle dichiarazioni poi puntualmente ritrattate il giorno dopo dal premier (così tante che ormai Buonaiuti si è trasformato da portavoce a portasmentita di Berlusconi), si passa all'ICI, prima abolita, poi reintrodotta, poi di nuovo smentita, fino ad arrivare alla riforma scolastica riformata e alla proposta del ministro Sacconi di ridurre l'orario di lavoro settimanale integrando il salario con sussidi per salvaguardare posti di lavoro: una inversione ad "U" notevole per un esecutivo che fino a qualche settimana fa aveva annunciato la propria intenzione di estendere al 2009 le misure di detassazione al lavoro straordinario, volte ad allungare l’orario di lavoro.
Una misura che noi avevamo puntualmente criticato su questo blog, e che in effetti si è rivelata sbagliata, dandoci ragione.
Hanno ragione Tito Boeri quando parla di governo che improvvisa, e Walter Veltroni quando afferma che Berlusconi non sa governare.
In effetti questo governo, quando con i problemi legati alla crisi economica parla di giustizia e presidenzialismo e invita i cittadini a spendere, dimostra proprio di non sapere che fare né dove andare.
Eppure è così semplice: dovrebbe andare a casa.