lunedì 28 luglio 2008

La Lega dei pivellini

Confermato l'arrivo dei soldati nelle piazze. E con questa notizia, confermata la confusione che regna nel governo (dove uno smentisce l'altro) e soprattutto il ruolo di comparsa della Lega. Oggi infatti, a Milano, dove si è svolta la riunione in questura per stabilire la presenza dei soldati nelle piazze, il deputato e capogruppo della Lega in Comune a Milano Matteo Salvini (pupillo di Bossi ed enfant prodige della Lega -più enfant che prodige-), alla preoccupazione di vedere trasformata Milano in una sorta di Bogotà o Beirut (per la presenza di pattuglie militari nelle strade), ha voluto precisare: «Ci saranno centinaia di uomini dell'esercito che sostituiranno sotto gli obiettivi sensibili poliziotti e carabinieri, che quindi torneranno sulla strada. Non ci saranno quindi migliaia e migliaia di ragazzi inesperti in divisa per Milano, ma più poliziotti e più carabinieri, e ciò mi sembra buono per tutti». Insomma, come dire, "non preoccupatevi". E in serata, invece, arriva la dichiarazione del ministro della Difesa La Russa, che afferma proprio il contrario: soldati di pattuglia nelle strade, affiancheranno agenti e carabinieri nel controllo delle città. «C'è nel decreto: lo confermo e lo preciso - ha detto il ministro -. Saranno insieme ai giovani in divisa delle forze dell'ordine». E non finisce qui. Il buon La Russa ha anche 2 parole per il nostro Salvini: «Con Maroni - ha aggiunto - abbiamo lavorato spalla a spalla e in assoluta sintonia, e non gli sarebbe mai scappata la frase che voglio correggere al giovane dirigente della Lega Nord, Salvini. Lui ha detto che non ci saranno in piazza inesperti giovani militari, che saranno solo nei luoghi sensibili. Ma i giovani militari sono molto esperti, fanno anche missioni di pace e affrontano problematiche ancora più complicate del pattugliamento nelle nostre città». I casi sono 2: o il "giovane" Salvini è solo chiacchiere e distintivo (della Lega) o ancora una volta la Lega deve subire le decisioni degli altri.