giovedì 19 marzo 2015

In compagnia dei Lupi

«E il lupo giacerà insieme all'agnello, ma l' agnello dormirà ben poco»: questa freddura di Woody Allen ben rispecchia la situazione emersa in questi giorni con l'affaire Incalza, in cui è coinvolto pesantemente il ministro Lupi. E' l'effetto delle larghe intese: quando decidi di farle ne subisci le conseguenze, e se andare con lo zoppo non vuole per forza dire che finisci per zoppicare anche tu, comunque il tuo cammino di sicuro verrà rallentato. E al di là delle questioni di malaffare o meno (tipo la querelle del ministro Alfano per l'espulsione di moglie e figlia di un dissidente kazako durante il precedente governo Letta), ci sono anche quelle legate a provvedimenti che di fatto sono bloccati proprio per l'opposizione dei "compagni di viaggio" del governo: il testamento biologico, le unioni gay, le norme anticorruzione e via dicendo. O altri addirittura che invece vanno avanti, tipo la cementificazione legalizzata dello Sblocca Italia. La morale potrebbe essere che se si vuole stare "davvero sereni", è meglio andare da soli, piuttosto che male accompagnati. Ad ogni modo, non sappiamo se Maurizio Lupi finirà per essere addirittura indagato: in ogni caso Renzi non potrà fare finta di niente perché il fango gettato sul ministero delle Infrastrutture rischia di schizzare addosso al governo. E chiudere gli occhi non ti fa restare pulito.

Update: arrivano le dimissioni di Lupi. Opportune e doverose. Non risulterà magari indagato, ma di essere incompetente pare proprio di sì. E forse è anche peggio.