giovedì 18 luglio 2013

Sicurezza e pochezza

In campagna elettorale la lista Lega-Pdl aveva dipinto Vedano come la "Chicago degli anni '30", promettendo una politica della sicurezza che avrebbe trasformato il nostro paese in una piccola Svizzera. Beh, Vedano non era la Chicago dei gangster, ma ora non è nemmeno il feudo della sicurezza tanto, e solo, sbandierata.
Ci si sarebbe aspettato infatti chissà quali sforzi e investimenti, dato che ne è stata fatta la bandiera della campagna, invece i provvedimenti presi in questi 4 anni sono stati:
- ordinanza contro i mendicanti (una vera minaccia per il paese)
- istituzione delle ronde padane (o Osservatori Vedanesi che dir si voglia), iniziativa fallita miseramente per motivi di copertura assicurativa (e va beh)
- infine, il controllo di vicinato, progetto presentato ieri sera in Villa Aliverti. Che poi, chiamarlo progetto è proprio esagerato, visto che la presentazione (di poco di più di 10 minuti) dell'assessore Chiurato si è ridotta ad un semplice copia incolla dal sito ufficiale "Controllo del vicinato". E ci pare proprio poco, e fatto male.
Al di là che il "controllo del vicinato" è stato osteggiato dai leghisti quando erano "intrippati" dalle le loro ronde, ma innanzitutto è bene chiarire che su questo tema il nostro blog sarà da almeno 3 anni che si è interessato ed aveva spinto, e inoltre il gruppo di minoranza Vedano Progresso aveva presentato circa un anno fa una mozione a riguardo, che era stata votata all'unanimità.
Detto questo, lascia perplessi il modo in cui questo progetto è stato presentato: la sensazione è che chi lo proponga non abbia proprio capito di cosa si tratta. "Controllo del vicinato" non significa solo piantare i cartelli per "avvisare ladri e malintenzionati" che il quartiere è "vigilato dai residenti". E' un'iniziativa che per nascere e funzionare ha bisogno della partecipazione delle persone e di un tessuto sociale che si basi su convivenza, aggregazione e relazioni umane. Perciò, oltre a informazione e formazione, occorre anche la creazione di eventi e forme di socialità, magari coinvolgendo e chiedendo la collaborazione al mondo associativo vedanese. Ma soprattutto, per fare comunità, serve la PARTECIPAZIONE, concetto che questa amministrazione ha da sempre rifiutato. Per cui chi, come me, si aspettava il prospetto di un calendario o tutt'al più di un programma di massima per lo sviluppo una serie di iniziative, ha avuto una grossa delusione.
Peccato, perché la serata di ieri sera sulla sicurezza rivolta alla popolazione (su cui sindaco e giunta hanno puntato parecchio, tanto da rivolgersi ai "piani alti" per comunicare l'evento) grazie anche all'intervento dei rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri e della nostra Polizia Locale, poteva offrire degli spunti interessanti, ed è anche apprezzabile il richiamo al senso civico fatto più volte nel corso della discussione. In 4 anni però, onestamente, si poteva fare effettivamente di più e meglio.