sabato 5 gennaio 2013

Fare ripartire Trenord

30 gennaio 2010: a Castellanza, giusto in tempo per le imminenti elezioni, alla presenza di Roberto Formigoni e Raffaele Cattaneo e dell'allora amministratore delegato Biesuz (oggi agli arresti) viene inaugurata la nuova stazione, definita allora "un gioiello". Dopo nemmeno 2 anni, il "gioiello" è una struttura desolata, con mancanza di riscaldamento e il tetto che perde acqua creando pozzanghere sul pavimento.

6 settembre 2012: viaggio inaugurale del "Lombardia Express" (da noi subito ribattezzato "treno blu"), nuovo treno superveloce che avrebbe dovuto collegare Varese e Milano in soli 35 minuti e che l'ex-assessore Cattaneo (con l'inseparabile Biesuz) aveva definito "una rivoluzione". A bordo, altri benefici, come collegamento a internet, giornali distribuiti gratuitamente, servizio di ristorazione: un treno di lusso, per intenderci. A pochi mesi di distanza, la tratta è soppressa per la scarsa clientela, a causa dei costi elevati del biglietto ed orari assolutamente sbagliati.

Questi, nell'ordine di tempo, sono solo un paio di esempi della fallimentare gestione del trasporto pubblico locale in Lombardia dell'ex-assessore Raffaele Cattaneo (quello che non riesce a vivere con soli 8.000 euro al mese), uomo fidato di Roberto Formigoni. E tralasciamo gli incredibili disagi ai pendolari originati dall'introduzione del nuovo sistema informatico per i turni del personale dei treni. Un disastro assoluto, dovuto non solo per manifeste incapacità, ma anche al fatto che chi era ai vertici era totalmente scollegato dalla realtà e distante dai problemi della gente. Oltretutto si è poi preferito investire le risorse massicciamente sulla costruzione di superstrade e autostrade, determinando ulteriori sprechi, grave consumo di suolo e anche casi di malaffare.

Ora occorrerà dare una svolta, e fare ripartire Trenord dando priorità alle esigenze dei PENDOLARI: sono loro il nocciolo duro della clientela, gente che prende il treno per lavorare e produrre. E pensare anche che il rilancio dei treni potrebbe fare da ulteriore volano allo sviluppo del turismo e del commercio nella nostra Regione.

Bisognerà quindi invertire la rotta: più investimenti nei treni, per sostituire il materiale obsoleto (in alcune tratte vecchio di più di 20 anni) con macchine nuove, carrozze pulite e in numero adeguato, linee tecnologicamente attrezzate. E si dovrà farlo invitando al tavolo e ascoltando tutti gli interlocutori, raccogliendo le criticità segnalate dalle persone e traducendole in un piano di interventi, mettendo i temi in giusta priorità e programmando al meglio l’uso dei fondi per il miglioramento delle infrastrutture: questo è quanto propone nel proprio progetto Umberto Ambrosoli, candidato Presidente della Regione Lombardia per il centrosinistra. Progetto a cui tutti i cittadini sono invitati a partecipare, intervenendo con proposte e suggerimenti, per contribuire alla rigenerazione della Lombardia.