giovedì 4 ottobre 2012

Incoerenzi

A giorni (anzi, ore) dall'Assemblea Nazionale PD si dovrebbero decidere le regole delle primarie (dopo averle fatte partire...). Al momento, da ciò che trapela, si parla di albo degli elettori e di ballottaggio con doppio turno. E la cosa ha fatto infuriare Matteo Renzi, che chiede di non cambiare le regole. Stranamente, viene da aggiungere. Perché le regole sono state già cambiate per farlo partecipare, visto che lo Statuto del Partito prevede che in caso di primarie di coalizione (e queste lo sono) il candidato del PD sia il Segretario eletto (e cioè Bersani). Ma il fatto che le primarie siano state aperte anche ad altri candidati del PD è tuttavia un bene, che rende ancora più bella e positiva questa competizione. Ma oltre a questo, Renzi non si ricorda che il doppio turno non è una regola nuova, visto che il ballottaggio era previsto nelle primarie come sindaco di Firenze che lui stesso aveva vinto.
Lo stesso vale anche per l'albo degli elettori delle primarie: la registrazione di chi votava alle primarie c'è sempre stata. E tra l'altro, non sembra proprio così sbagliato chiedere a chi aderisce alle primarie del centrosinistra di sottoscriverne anche il programma. Come accade, oltretutto, nelle primarie dei Democratici in USA (dove Renzi ha assistito alla campagna di Obama) o in quelle dei socialisti in Francia. E non è una questione di essere "bersaniani" o "renziani", ma coerenti. Anzi, coerenzi. Che poi regni comunque la confusione e che altri punti andrebbero effettivamente rivisti, è un'altra storia.

Update: Matteo Renzi ci ripensa e apre a doppio turno e registrazione. Bene così! Si dice però contrario (e giustamente) alla pre-registrazione, ovvero al fatto che la domenica prima delle primarie, chi intende votare debba "pre-registrasi". Pazzesco! (come il contributo portato da 1 a 5 euro).