sabato 6 ottobre 2012

Deroghelation

Deroga allo Statuto per consentire, oltre al Segretario, ad altri iscritti PD di candidarsi; pre-iscrizione; doppio turno; albo degli elettori consultabile; campagna all'insegna della sobrietà; sottoscrizione di un manifesto dell'Alleanza. Stabilite oggi le regole delle primarie nell'Assemblea Nazionale PD, che si è svolta in un clima disteso: "Un capolavoro di democrazia", come l'ha definita il segretario Pier Luigi Bersani, soddisfatto del voto all'unanimità.
Lascia qualche perplessità la pre-registrazione, che prevede che le iscrizioni si fermano al primo turno, cioè un elettore non può votare solo al secondo turno se non si è iscritto al primo. Si potranno fare comunque eccezioni, da stabilire al tavolo della coalizione. Perché queste regole dovranno ora passare il vaglio degli alleati (e chi saranno, se Casini non vuole Vendola?). Ad ogni modo, per fortuna sono state ritirate le norme assurde per la registrazione in un posto diverso dai gazebo e obbligatoria prima del primo turno: c'è da chiedersi come avrebbero fatto quei Circoli che non hanno nemmeno una sede per riunirsi durante l'anno a trovarne due in occasione delle primarie...
Alcune considerazioni dei presenti oggi a Roma:
Rosy Bindi (presidente Assemblea): "Oggi non si fanno giochetti, né si organizzano trappole. Modifichiamo lo statuto e regoliamo lo svolgimento delle primarie. Daremo regole di certezza a tutti"
Pierluigi Bersani: "Non posso leggere nei giornali che qui si vogliono cambiare le regole in corsa per bloccare la partecipazione. L’unica regola che si chiede di cambiare è proprio la regola statutaria che consente ad altri di candidarsi oltre al segretario. E questa è una regola di apertura, mettiamolo in chiaro. E poi 'regola' è una bella parola, non bisogna averne paura. Io ho valutato i rischi per il PD. E dico che se noi usciamo bene da questa cosa, a noi non c'ammazza più nessuno".
Anna Finocchiaro (capogruppo al Senato): "Visto che si devono fissare le regole delle primarie, penso che abbiamo bisogno anche di regole per le spese da affrontare per partecipare le primarie. Dunque tetto di spesa e trasparenza delle spese per le primarie. E' un altro modo per convincere gli italiani che il PD è una cosa seria"
Dario Franceschini (capogruppo alla Camera): "E' bene che ci siano più candidati, ma si deve correre con l'obiettivo di guidare il Paese. Il premier del centrosinistra lo decide il centrosinistra"
Piero Fassino (sindaco di Torino): "Dobbiamo darci delle norme che consentano una partecipazione alle primarie di milioni di persone, il nostro obiettivo è rivolgerci all'intero Paese"
Laura Puppato (capogruppo PD alla Regione Veneto e unica donna in corsa per le primarie): "Il PD si deve aprire e per questo non servono nuove regole per le primarie. La partecipazione non danneggerà il PD, perché senza grandi numeri rischiamo di avere il PD al governo senza la forza di governare"
Matteo Renzi (sindaco di Firenze, candidato alle primarie): "...". Era assente. E ha fatto male.
E ora via: i candidati alle primarie iscritti al PD (a parte il segretario) dovranno avere una sottoscrizione di almeno il 10% dei componenti dell'assemblea o almeno il 3% degli iscritti. Le candidature vanno presentate alla presidenza entro il 15 ottobre (e attendiamoci altri nomi: come Valdo Spini, Sandro Gozi e Stefano Boeri per il PD. E magari Di Pietro per l'Idv).